Firma contro la corruzione per la modifica dell'art 416Ter

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Libera Associazioni Nomi e numeri contro le mafie. Afragola - Casoria presidio Gerardo D'Arminio

AGGIORNAMENTI IMPEGNI DELLA CAMPAGNA

lunedì 29 aprile 2013




Governo: il Presidente del consiglio e altri tre Ministri sono braccialetti bianchi.
Ora la legge





Il presidente del Consiglio Enrico Letta braccialetto bianco, Nunzia de Girolamo braccialetto bianco, Maria Chiara Carozza braccialetto bianco, Dario Franceschini anche lui braccialetto bianco. Sono ben quattro i membri del Governo aderenti a Riparte il futuro.
Dopo tanto patire, e con 41 giorni passati invano senza che nessuno dei Parlamentari impegnati contro la corruzione potesse fare alcun che per mantenere la promessa presa, ora si comincia sul serio.
Mancano 59 giorni. Due mesi in cui questi quattro ministri e un terzo del parlamento dovranno fare di tutto per concretizzare quanto hanno promesso di fronte a 180.000 cittadini che hanno firmato e sostenuto questa campagna.
Firma ora, dobbiamo essere certi che la voce dei cittadini che si impegnano contro la corruzione venga ascoltata.

Fonte: www.riparteilfuturo.it  27/04/2013




venerdì 26 aprile 2013

Caro Capogruppo, come mai i parlamentari non sono interessati a combattere la corruzione?






Caro Capogruppo, come mai i parlamentari non sono interessati a combattere la corruzione?

di Leonardo Ferrante


Ogni momento che passa, mentre scorrono i 100 giorni utili per  la modifica della norma sullo scambio elettorale politico-mafioso richiesta dalla campagna Riparte il futuro, è un’occasione persa.
È vero che la situazione politica in cui ci troviamo è molto incerta, ma è anche l’ora che ciascun parlamentare scelga le proprie battaglie dimostrando alla società civile che intende impegnarsi per il cambiamento.
Per questo motivo fatichiamo a capire come mai il numero dei parlamentari sostenitori di Riparte il futuro contro la corruzione cresca così lentamente.
Oltre a rivolgerci ai singoli parlamentari con email e appelli, Riparte il futuro ha scritto a tutti capigruppo dei diversi gruppi parlamentari per avere un riscontro.
“Il patto di Riparte il futuro – si legge nella lettera inviata sia via email che in forma cartacea – si fonda su una sfida positiva nei confronti di coloro che nelle istituzioni parlamentari lo sottoscrivono”.
Questo nuovo patto creato, che vuole sostituirsi idealmente a quello tra corrotti e corruttori, non può venire deluso.
Ancora: “Siamo convinti che la lotta alla corruzione sia una delle priorità nell’agenda politica, economica e sociale del nostro Paese e che ogni partito debba farsene carico. Per questo le chiediamo farsi portavoce delle istanze di Riparte il futuro presso gli altri membri del suo gruppo”.
La lettera si conclude con l’ennesimo appello: “Non possiamo più attendere: il contrasto alla corruzione va affrontato in via prioritaria per restituire un futuro al nostro Paese. È una responsabilità di tutti, al di là del colore politico di appartenenza”.
Mentre aspettiamo una risposta, farsi alcune domande diventa legittimo: come si spiega la mancata partecipazione di molti (circa il 70% del Parlamento)? Troppa incertezza politica? Disinteresse nei confronti della lotta alla corruzione? Si considerano più urgenti altri temi? Eppure anche i “saggi” convocati da Napolitano a più riprese hanno sottolineato come senza trasparenza e lotta all’illegalità non sia possibile alcuno sviluppo economico e sociale. Ed è vero che i numeri di Riparte il futuro parlano chiaro: oltre 180mila cittadini si aspettano un impegno concreto e la loro speranza non può essere vanificata.



Questi i Capigruppo a cui abbiamo spedito la lettera:
CAMERA
Pd: Roberto Speranza
Sel: Gennaro Migliore
Scelta Civica: Lorenzo Dellai
Movimento 5 Stelle: Roberta Lombardi
PDL: Renato Brunetta
Lega Nord e autonomie: Giancarlo Giorgetti
Fratelli d’Italia: Giorgia Meloni
Misto – Centro democratico: Pino Pisicchio

SENATO
Pd: Luigi Zanda
Pdl: Renato Schifani
M5S: Vito Crimi
Scelta Civica: Mario Mauro
Lega Nord e Autonomie: Massimo Bitonci
Per le Autonomie (SVP, UV, PATT, UPT) – PSI: Karl Zeller
Grandi Autonomie e Libertà: Mario Ferrara
Misto: Loredana De Petris




Fonte: www.riparteilfuturo.it  26/04/2013

Bill Emmai braccialetti bianchi: “non perdete questa opportunità”








Bill Emmai braccialetti bianchi: 
“non perdete questa opportunità”









Bill Emmott, ex direttore dell’Economist, e la regista Annalisa Piras sostengono Riparte il futuro contro la corruzione.
Li abbiamo incontrati a Trieste e abbiamo segnato insieme a loro il conto alla rovescia dei 100 giorni.
“Mancano solo 60 giorni e il nostro è un appello accorato ai 290 parlamentari che hanno aderito all’iniziativa: non perdete questa opportunità” afferma la regista.
Emmott e Piras sono autori del documentario Girlfriend in a coma, che racconta senza censure la situazione “comatosa” dell’Italia, sia dal punto di vista politico che economico. Il documentario è stato proiettato in Italia in corrispondenza delle scorse elezioni suscitando non poche polemiche.

Fonte: wwwriparteilfuturo.it  26/04/2013


lunedì 22 aprile 2013

















COMUNICATO STAMPA


Oggetto: Campagna “Riparte il futuro ad Afragola”

In occasione delle Elezioni Amministrative che si terranno ad Afragola il 26-27 Maggio 2013, il Presidio territoriale Afragola-Casoria di Libera  propone una Piattaforma per il comune di Afragola, ispirata e sostenuta da Riparte il Futuro, alla quale potranno aderire tutti i candidati alla carica di Sindaco e di Consigliere Comunale. La Piattaforma nasce per contrastare l'ormai endemica CORRUZIONE che attanaglia la città di Afragola e la nazione intera. La Piattaforma si articola in una prima serie di proposte generali per la formazione delle liste e per la scelta di eventuali dirigenti. Nella seconda parte, prevede 6 punti proposti ai candidati e che dovranno essere sostenuti e approvati nei primi 100 giorni della consiliatura. Inoltre i candidati che decideranno di aderire a tale Piattaforma dovranno inviare curriculum vitae, ultima dichiarazione dei redditi, dichiarazione di potenziali conflitti di interesse e certificato  penale con eventuali procedimenti in corso.
 Ai candidati che completeranno l'iscrizione sarà dato un braccialetto con la scritta
 # 100 GIORNI che potrà essere revocato qualora non venga rispettato ciò che è stato sottoscritto oppure con comportamenti che contraddicono i valori dell’iniziativa e dichiarando il falso, è possibile procedere alla revoca del braccialetto e all’esclusione dall’elenco degli aderenti.
Poiché l'adesione alla campagna è un atto libero e volontario saranno esclusi dall'iniziativa coloro che intendano deviarne le intenzioni o strumentalizzarla a fini illegittimi.
Chiediamo a tutti gli organi di informazione di divulgare questa proposta in modo da informare tutti i candidati. Per qualunque informazione basta visitare il sito www.riparteilfuturoafragola.blogspot.it . In allegato troverete il documento con la proposta articolata in tutti i suoi punti che chiediamo di pubblicare.



RIPARTE IL FUTURO
AFRAGOLA 



CONTATTI


Per informazioni email: acriparteilfuturo@libero.it


Ufficio stampa: 3661401711







LA PROPOSTA DI RIPARTE IL FUTURO AFRAGOLA


                                       
RIPARTE IL FUTURO AFRAGOLA



L
a corruzione rappresenta una minaccia alla “superiorità” del diritto, alla democrazia e ai diritti dell’uomo, che mina i principi di corretta amministrazione, di equità e di giustizia sociale, distorce la concorrenza, ostacola lo sviluppo economico e mette a repentaglio la stabilità delle istituzioni democratiche e le fondamenta morali della società.  Poiché la corruzione e l’illegalità minano le basi di uno stato di diritto, la Costituzione e la democrazia, abbiamo voluto fare nostre alcune regole etiche, dettate dalla Convenzione di Strasburgo del 27.1.1999, onde evitare il rischio che sul nostro territorio gli Amministratori pubblici continuino a proporre, offrire o trarre, direttamente o indirettamente qualsiasi indebito vantaggio sia per sé che per altre persone, compiendo o astenendosi dal compiere atti nell’esercizio delle funzioni svolte. Pertanto in collaborazione con “Riparte il Futuro”, il Presidio Libera Afragola-Casoria ha scritto una dichiarazione da sottoporre ai Partiti e ai Movimenti politici che presenteranno liste di candidati alle elezioni del mese di maggio p.v. che ogni singolo candidato potrà fare propria.



LA NOSTRA PROPOSTA
RIPARTE IL FUTURO AFRAGOLA









domenica 21 aprile 2013

Riforme istituzionali: ecco come Riparte il Futuro. Puntata 2




Riforme istituzionali: ecco come Riparte il Futuro. 
Puntata 2

Proseguiamo con l’analisi della relazione dei saggi ai quali, nelle scorse settimane, avevamo chiesto di tenere conto della battaglia di Riparte il futuro contro la corruzione, sostenuta da circa 300 parlamentari di tutti i partiti. I cosiddetti “Braccialetti bianchi“, questo il simbolo della campagna, sono pronti a intervenire sulla normativa anticorruzione entro 100 giorni dall’iniizio della nuova legislatura.
Impegnarsi contro questo fenomeno, che inquina l’economia e la società, già gravemente compromesse dalla crisi, è fondamentale per poter guardare al futuro.
Ecco quali sono le riforme istituzionali da affrontare non appena – speriamo – avremo un goveno operativo.(Segue dal post 1)


9) PREVENZIONE E REPRESSIONE CRIMINALITA’ ORGANIZZATA  E CORRUZIONE cap.5 pag. 19 e ss, punto 22 lettera c: nella relazione si fa direttamente riferimento al necessità di potenziare l’azione preventiva e repressiva nei confronti della criminalità organizzata e dei fenomeni corruttivi nella vita politica, amministrativa ed economica.
Prevenzione e repressione sono viste come due facce della stessa medaglia. Occorre inoltre dotarsi di strumenti di questo tipo in campo istituzionale e amministrativo ma anche orientati alla corruzione privata e al mondo dell’imprenditoria.

10) ETICA PUBBLICA cap.6 pag 24: nell’ambito delle regole per l’attività politica e per il suo finanziamento i saggi riflettono su divario tra i servizi offerti dalla politica e i costi che questa prevede, come ragione di insoddisfazione e sfiducia tra i cittadini. La domanda di cambiamento chiede obiettivi come l’assoluta trasparenza, la sobrietà (connessa all’integrità), l’irreprensibilità delle istituzioni politiche e della Pubbliche Amministrazioni.
Nella relazione si fa riferimento esplicito alla legge anticorruzione, che risente di omissioni, lacune, oscurità normative. Si parla dei reati di autoriciclaggio, falso in bilancio, di semplificazione normativa per figure di reato poco definite e si cita alla lettera l’istanza proposta da Riparte il futuro.
La campagna ha intercettato la domanda di cambiamento proponendo tutte le riforme sopra elencate cominciando dalla modifica dell’articolo 416 ter, simbolo della lotta alla corruzione in Italia. Questo punto della relazione è la dimostrazione che il messaggio sostenuto da circa 180.000 firmatari della petizione è stato recepito non solo dai quasi 300 parlamentari aderenti, ma anche dai saggi chiamati a fare il punto sulle urgenze del Paese.

11) FINANZIAMENTO AI PARTITI cap.6 pag 24: la verificabilità delle singole spese, come presupposto di trasparenza per il finanziamento pubblico ai partiti, è un punto indispensabile per il funzionamento sano della democrazia. Si parla di giustificazione, rendicontazione e tetti di spesa, anche per i finanziamenti privati.
Dal punto di vista dell’anticorruzione, i finanziamenti privati vanno rigidamente regolamentati per evitare fenomeni corruttivi. Sul punto “uniformare le disposizioni sul controllo dei costi della politica” si auspica l’indipendenza e l’esternalità del controllore giudiziario, così come auspicato per il controllo della spesa pubblica.

Fonte: www.riparteilfuturo.it 19/04/2013




Riforme istituzionali: ecco come riparte il futuro. Riflessioni sul programma dei saggi




Riforme istituzionali: ecco come riparte il futuro. 
Riflessioni sul programma dei saggi

Il Gruppo di lavoro sulle riforme istituzionali, nominato da Giorgio Napolitano per fare il punto sul da farsi, ha consegnato qualche giorno fa un’ampia relazione. Molti l’hanno giudicata utile, altri meno. In ogni caso il documento – insieme a quello stilato dal Gruppo incaricato di riflettere sui temi economici – tocca vari punti chiave da cui far ripartire lo sviluppo del Paese.
I saggi hanno ascoltato anche la richiesta di Riparte il futuro, inserendo fra i punti programmatici da attuarsi nel prossimo futuro  la modifica dell’art. 416 ter sullo scambio elettorale politico-mafioso, richiesta dai quasi 180.000 firmatari della petizione online.
Abbiamo analizzato la relazione dei saggi alla luce della battaglia che abbiamo intrapreso dal 16 gennaio e che ci ha portato in pochissimi mesi a ottenere dei risultati concreti incoraggianti: circa 900 candidature trasparenti in fase di campagna elettorale e l’elezione di quasi 300 parlamentari già “Braccialetti bianchi” di Riparte il futuro (questo il simbolo dell’impegno) pronti a votare per la modifica della normativa anticorruzione entro 100 giorni dall’elezione dei Presidenti di Camera e Senato (anch’essi sottoscrittori della campagna). Ecco i punti che dimostrano quanto la lotta per la traspenza e contro la corruzione sia forndamentale per far ripartire lo sviluppo del Paese.

1) ETICA PUBBLICA pag. 4, premessa, punto 3: La commissione dei saggi mette insieme, in un senso di continuità, partecipazione democratica, efficienza e stabilità del sistema politico e il rafforzamento dell’etica pubblica. Li chiama “principi e valori che costituiscono il tessutto connettivo di ogni democrazia” e “ingredienti del successo” democratico. Al tempo stesso vengono visti come elementi capaci di garantire sviluppo economico e sociale.
Senza partecipazione ed etica pubblica infatti, viene a mancare l’efficienza istituzionale e si blocca lo sviluppo economico e sociale del Paese. Per questo la lotta alla corruzione e all’illegalità sono elementi indispensabili per rianimare il Paese, da tutti i punti di vista.

2) TRASPARENZA DEI PARTITI pag. 6, capitolo 1: la riforma dello “statuto dei partiti”, si legge nella relazione, deve andare nella direzione della trasparenza. Non si tratta di controllo, ma di conformità della logica struttura – finalità perseguita.
La trasparenza della forma partito è infatti un presupposto fondamentale per il recupero della fiducia degli elettori nei propri rappresentanti politici. Riparte il futuro ha inaugurato questo percorso di trasparenza con le elezioni di febbraio, in cui per la prima volta i cittadini hanno potuto verificare i dati personali di circa 900 candidati di tutti i partiti, e si prefigge di raggiungere altri obiettivi in questo senso, per far recuperare quel rapporto di fiducia tra partiti e elettori.

3) GRANDI OPERE pag. 7, capitolo 1: nella relazione si prevede il ricorso al “dibattito pubblico sui grandi interventi infrastrutturali” su modello francese. Il dibattito serve a ragionare sia sull’opportunità che sui modi della realizzazione dell’opera.
È dimostrato che le grandi opere, molte delle quali necessarie per un sano sviluppo del Paese, sono spesso un’opportunità di guadagno per corrotti e corruttori. Il dibattito con i cittadini e l’utilizzo degli open-data per il tracciamento delle spese e la chiarezza degli appalti sono uno strumento fondamentale di prevenzione della corruzione e di miglioramento del sistema democratico ed economico.
4) PRINCIPIO DI LEGALITA’ pag. 8, capitolo 1: la certezza e prevedibilità del diritto sono elementi necessari di legalità, che non deve essere discrezionale secondo le singole volontà del magistrato competente.
Questo è il primo riferimento alla legalità che si fa nel documento. La parola torna spesso in seguito.
Riparte il futuro, chiedendo il potenziamento della legge sullo scambio elettorale polico-mafioso, amplia l’efficacia del diritto: abbiamo bisogno di (poche) leggi, ma certe.
5) LEGGE ELETTORALE pag 12, capitolo 3: sul punto “ legge elettorale” il Gruppo di lavoro richiama alla “garanzia della scelta degli eletti da parte dei cittadini”.
Come ribadito e promosso da Riparte il futuro, ogni cittadino ha diritto di conoscere chi deve rappresentarlo nelle Istituzioni, fin dalla fase di candidatura. La governabilità passa anche per la responsabilità politica degli eletti e il sistema pubblico deve farsi garante dell’esercizio di questo diritto.
6) NUMERO DEI PARLAMENTARI pag 14, capitolo 3: il Gruppo di lavoro consiglia la riduzione a 600 parlamentari.
Il provvedimento sarebbe in linea con l’obiettivo di deburocratizzazione e di conseguenza di diminuzione delle opportunità corruttive. La burocrazia infatti è il terreno privilegiato su cui agisce il corrotto e il corruttore. Viceversa, un sistema più ragionato e leggero favorisce il corretto funzionamento della macchina pubblica.
7) FUNZIONAMENTO DELLE CAMERE pag 14 e ss, capitolo 3: il Gruppo di lavoro suggerisce di limitare il ricorso a “maxi-emendamenti”, di dare priorità ai ddl in senso logico evitando quelli non omogenei, con l’obiettivo di “miglioramento del grado di trasparenza del procedimento legislativo penale”. In seguito, allo stesso punto, si chiede maggiore trasparenza anche alle commissioni parlamentari, tramite la comunicazione pubblica dei lavori e in gemerale uspica una maggiore disciplina dei gruppi parlamentari. Infine, richiama alla pubblicazione online degli atti parlamentari.
Più trasparenza nel processo legislativo significa maggiore capacità di prevenire quei percorsi in cui si annida la corruzione, come appunto nei “maxi-emendamenti”. Anche la richiesta di trasparenza per le commissioni è un atto di prevenzione alle pratiche ambigue. Quanto ai gruppi parlamentari, il richiamo è alla responsabilità politica, pur nella tutela del divieto del vincolo di mandato. Infine, ottimo il richiamo alla conoscibilità degli atti via web e della rinuncia alla carta, con il richiamo ad una migliore disciplina della pubblicità dei lavori parlamentari.
8)AMMISSIONE MEMBRI PARLAMENTO pag 16, capitolo 3: il Gruppo di lavoro si augura che il giudizio finale sui titoli di ammissione dei membri del parlamento non spetti alle Camere, attribuendo invece la competenza a un ruolo terzo e imparziale.
Controllore e controllato non possono coincidere e fa parte dell’esercizio dell’equilibrio dei poteri, oltre che garantire una disciplina corretta dell’ineleggibilità e incompatibilità, che sono presupposti necessari alla lotta alla corruzione.
Proseguiremo nei prossimi giorni con l’analisi della relazione dei saggi.
Trasparenza, partecipazione, lotta alla corruzione, riforme legislative adeguate sono l’unica strada per sbloccare il Paese e farlo ripartire verso il futuro. Firmare Riparte il futuro, promossa da Libera e Gruppo Abele, è un modo, concreto, per ottenere dei risultati.

Fonte: www.riparteilfuturo.it   17/04/2013




Proposta Riparte il Futuro Afragola





L
a corruzione rappresenta una minaccia alla “superiorità” del diritto, alla democrazia e ai diritti dell’uomo, che mina i principi di corretta amministrazione, di equità e di giustizia sociale, distorce la concorrenza, ostacola lo sviluppo economico e mette a repentaglio la stabilità delle istituzioni democratiche e le fondamenta morali della società.  Poiché la corruzione e l’illegalità minano le basi di uno stato di diritto, la Costituzione e la democrazia, abbiamo voluto fare nostre alcune regole etiche, dettate dalla Convenzione di Strasburgo del 27.1.1999, onde evitare il rischio che sul nostro territorio gli Amministratori pubblici continuino a proporre, offrire o trarre, direttamente o indirettamente qualsiasi indebito vantaggio sia per sé che per altre persone, compiendo o astenendosi dal compiere atti nell’esercizio delle funzioni svolte. 
Pertanto Libera Presidio Afragola  -  Casoria ispirata e sostenuta da “Riparte il Futuro hanno scritto una proposta da sottoporre ai Partiti e ai Movimenti politici che presenteranno liste di candidati alle elezioni del mese di maggio p.v. che ogni singolo candidato potrà fare propria.


La proposta
Riparte il Futuro Afragola







giovedì 18 aprile 2013






Imprenditoria tra criminalità
 organizzata e corruzione. 
incontri a Torino con il 
prof. Rrocco Sciarrone


Le difficoltà che l’imprenditoria sta attraversando derivano anche da ragioni diverse dalla crisi economica in corso. Come una tassa occulta, la corruzione (definita “sistemica dalla Corte dei conti) e le infiltrazioni mafiose logorano le aziende e i meccansmi dell’assegnazione degli appalti, pregiudicando il profitto e la sana competitività. Riportiamo alcune considerazioni emerse nei due incontri, organizzati lo scorso marzo a Torino da UniLibera e da Alter.Polis, con il Professore di Sociologia dell’Università di Torino Rocco Sciarrone sul rapporto tra criminalità organizzata, lavoro e imprenditoria.
Nel primo incontro è intervenuta Robera Mauri, figlia di Ambrogio Mauri, imprenditore di Desio eccellente e all’avanguardia nel settore dei trasporti pubblici, suicidatosi nel 1997 perché sciacciato dalle richieste di tangenti da parte delle amministrazioni locali.
“La relazione del professor Sciarrone si è incentrata sulla figura dell’imprenditore e sui suoi rapporti, subiti o ricercati, con i soggetti mafiosi. La caratterizzazione di questi rapporti viene poco rappresentata nel dibattito pubblico e politico; è molto importante trattare di questi argomenti ed uscire dai luoghi comuni o dalle accezioni superficiali con i quali la mafia viene di solito caratterizzata (mafia come mentalità, come contagio, come fenomeno legato esclusivamente a legami di sangue e ai contesti d’origine).
Di conseguenza si parla poco, o se ne sta iniziando a parlare negli ultimi anni, della presenza mafiosa che ostacola l’imprenditoria, il lavoro, anche nelle aree che sono l’ossatura del nostro paese e costituiscono il tessuto delle imprese. Un esempio è appunto la Brianza, la terra dell’imprenditore Ambrogio Mauri, uno dei cuori produttivi del nostro paese [...] Le cosche possono trarre vantaggi dal mondo pulito dell’imprenditoria e della politica: vantaggi che possono essere reciproci. Una delle grandi novità delle mafie di nuovo insediamento, infatti, è la formazione di zone grigie di collusione e complicità: mafia, politica e imprenditoria attuano uno scambio reciprocamente vantaggioso. La metafora della mafia come virus che contagia la società è superata.”
Qui la relazione completa dei due incontri ad opera del presidio Antonino Cassarà di Libera Piemonte >>
Per far fronte allo stallo politico, ma anche – e soprattutto – economico, del nostro Paese, dobiamo considerare la corruzione come uno dei principali problemi da affrontare. Non più solo “malcostume”, abitudine radicata nel dna degli italiani, bensì fattore responsabile dell’ingresso delle mafie nel mercato lecito e dell’inquinamento dell’economia sana e produttiva. Un vero cancro che distrugge le opportunità, il lavoro e la crescita.
Intervenire subito sulla normativa anticorruzione, come richiesto dalla campagna Riparte il futuro, organizzata da Gruppo Abele e Libera, non è dunque solo una questione di etica e di legalità, come spesso si dice. Si tratta di un’istanza concreta, di stampo economico, pari ai provedimenti da prendere contro l’evasione fiscale, per la detassazione delle imprese o per il rilancio del prodotto Made in Italy.

Fonte: www.riparteilfuturo.it 18/04/2013


I saggi ci hanno ascoltato: necessario potenziare al più presto la normativa anticorruzione

La settimana scorsa abbiamo consegnato una lettera a ciascuno dei 10 saggi nominati da Giorgio Napolitano. Nella lettera si chiedeva di tenere conto degli obiettivi della campagna Riparte il futuro contro la corruzione, già sottoscritta da oltre il 30% dei parlamentari.
“…Ci rivolgiamo a Lei - si diceva nella lettera – con la preghiera di essere portavoce delle nostre istanze agli altri esperti, perché siamo convinti che la lotta alla corruzione sia una delle priorità nell’agenda politica, economica e sociale del nostro Paese. Riparte il futuro ha offerto alla cittadinanza e al mondo della politica uno straordinario servizio nel corso delle ultime elezioni nazionali: 878 candidati di diverse forze politiche si sono presentati agli elettori in modo trasparente tramite il nostro portale; oggi la campagna è presente in Parlamento con 283 aderenti di diverso colore politico che si sono impegnati ad avviare una riforma chiave: la modifica dell’art. 416 ter del codice penale che disciplina lo scambio elettorale politico-mafioso, potenziandone l’efficacia con l’aggiunta della voce “altra utilità”.
La voce di Riparte il futuro, che parla a nome di 170.000 italiani firmatari della petizione, è stata ascoltata: nella relazione conclusiva del Gruppo di lavoro sulle riforme istituzionali si sottolinea chiaramente quanto sia importante, per ragioni politiche, economiche e sociali, modificare la normativa anticorruzione.
Si legge nella realzione:
“Il Parlamento ha approvato recentemente una importante legge anticorruzione. Ne sono state lamentate insufficienze, omissioni e oscurità normative.
Nella discussione del Gruppo di lavoro è stata sottolineata la necessità di potenziare le attività di
prevenzione da parte delle pubbliche amministrazioni e le attività di controllo amministrativo interno ed
esterno; è stata segnalata l’esigenza di introdurre la fattispecie del reato di autoriciclaggio, di rafforzare le
norme sulle falsità in bilancio, di precisare la fattispecie dello scambio elettorale politico-mafioso.”

Fonte: www.riparteilfuturo.it  13/04/2013







“abbiamo preso un impegno con riparte il futuro”. l’on. alessia morani ricorda i 100 giorni alla camera


Con queste parole l’on. Alessia Morani, deputata del Partito Democratico, ricorda, durante le discussioni della Camera di ieri 9 Aprile, l’impegno volto alla riforma dello scambio elettorale politico-mafioso assunto nei confronti dei 170 mila firmatari della petizione online.


Ha poi ricordato che “il braccialetto bianco è simbolo dell’onesta di tutti noi”, ma anche che “occorre prendere ciascuno le proprie responsabilità per le cose che si fanno”. Più volte ribadisce quel “tutti noi”, che sta ad indicare anche una responsabilità politica condivisa, a testimonianza del fatto che la campagna non è patrimonio di un partito ma di coloro che insieme vogliono impegnarsi per una seria riforma delle norme anticorruzione.




Riparte il futuro continua il conto alla rovescia, sostenendo chi in Parlamento si impegna in questa battaglia e continuando ad animare il web e le piazze italiane. Più saremo, nella società civile e nelle istituzioni, più avremo possibilità di successo nonostante la difficile fase politica.
Per questo dobbiamo firmare oggi e diffondere la petizione ai nostri amici. Sarà possibile raggiungere l’obiettivo solo attraverso l’impegno di ciascuno di noi.

Fonte: www.riparteilfuturo.it    10/04/2013





“dobbiamo fare in fretta. il cambiamento ha bisogno di ciascuno di noi”. 
appello di Don Ciotti

“I primi 100 giorni del nuovo Parlamento stanno volando via. Dobbiamo fare in fretta e modificare il voto di scambio. E’ un primo passo importante, per arrivare a una legge sulla corruzione più forte e incisiva. Come la definì nel 1984 il cardinale Carlo Maria Martini la corruzione è una peste. Dobbiamo metterci tutti in gioco per produrre un cambiamento e dare speranza . La lotta alla corruzione impone un cambiamento che impegna ciascuno di noi. Riparte il Futuro è un progetto che vuole ridare speranza”, così Don Luigi Ciotti, in un video appello rilancia la campagna Riparte il Futuro, promossa da Libera e Gruppo Abele.
“Ancora una volta”, evidenzia Don Ciotti, “ dobbiamo dirci che la strada è in salita. Ma contro la corruzione ci sono tre parole che non possiamo solo leggere con gli occhi, le dobbiamo fare nostre. Sono continuità. Da parte di tutti, non possiamo essere cittadini a intermittenza. La seconda parola è condivisione. E’ il noi che vince, costruire insieme, camminare insieme. La terza è corresponsabilità. Il cambiamento ha bisogno di ciascuno di noi. Noi chiediamo alle istituzioni, ai parlamentari, alla politica di fare la propria parte. Ma anche ogni cittadino ha il suo compito da svolgere. E oggi non possiamo fermare questo cammino. Oltre 162mila cittadini, avete messo il vostro volto, la vostra firma, sul sito www.riparteilfuturo.it. Non ci possiamo fermare, dovete contaminare, interloquire con quei politici che hanno scelto di giocare a carte scoperte. Riparte il futuro deve diventare la vostra voce, il nostro punto di riferimento, uno strumento che entra nelle nostre coscienze. Questo sito ci accompagnerà in questa grande scommessa, che ci serve per voltare pagina.”

Fonte: www.riparteilfuturo.it  28/03/2013


La campagna contro 
la corruzione va dai saggi

I dieci saggi nominati da Napolitano sono incaricati di trovare punti di accordo in Parlamento. Con un terzo del Parlamento già con noi, un punto possiamo dirlo noi senza paura di smentita: la campagna contro la corruzione Riparte il futuro.



Ieri mattina siamo quindi andati al Quirinale e come vedete nel video abbiamo consegnato dieci lettere ai dieci saggi per ricordare come la lotta alla corruzione sia una urgenza nell’agenda politica e soprattutto un impegno che il Parlamento ha già preso, visto che sono 281 i parlamentari che hanno aderito alla campagna (quindi un terzo del parlamento) rispondendo alla petizione firmata da quasi 170.000 cittadini.
Nella lettera inviata sia ai membri della Commissione sui temi economico-sociali ed europei che ai componenti della Commissione sui temi istituzionali si ricorda che i parlamentari aderenti si sono impegnati per la modifica della legge nei primi 100 giorni di attività parlamentare.
È stato impossibile incontrali di persona perché erano in riunione a porte chiuse, ma abbiamo consegnato le lettere in segreteria. C’è stato anche un momento di spaesamento curioso fra corazzieri e funzionari. Nessuno della società civile prima di noi si era infatti rivolto ai saggi e questa comissione è una cosa così inedita e così sui generis che non si capiva quale protocollo di consegna applicare (al Quirinale è tutto notevolmente formale e cerimonioso e ogni cosa ha una sua regola).
Ora siamo certi che le lettere sono finite sul tavolo dei saggi, con un messaggio forte dei 169.000 italiani che hanno firmato. Se non hai ancora firmato fallo ora.

Fonte: www.riparteilfuturo.it  06/04/2013


Il differenziale tra il prezzo finale di opere pubbliche e forniture corrotte e il loro valore di mercato è una voce che grava sui bilanci dello Stato. Di conseguenza l’extra-costo della corruzione viene addebitato ai cittadini e va a pesare, ad esempio, sulle bollette.
Ogni giorno i cittadini italiani onesti pagano il prezzo della corruzione, pur non essendo i diretti responsabili del fenomeno.

Riportiamo un esempio concreto citato dal Professor Alberto Vannucci nel suo libroAtlante della corruzione, che analizza i costi diretti e indiretti della corruzione sulle nostre vite:
Secondo gli inquirenti – racconta Vannucci – una tangente di 950mila euro pagata al sindaco di un comune dell’hinterland milanese sarebbe stata recuperata, tra l’altro, caricando sulle bollette del gas delle famiglie un extra-prezzo di 0,04 euro al metro cubo, pari al 17 per cento in più, che la società comunale distributrice versava all’impresa fornitrice. La prima rata della tangente, 372 mila euro, sarebbe stata mascherata come contratto di consulenza a una società intermediaria, di proprietà del sindaco.
Politici e funzionari corrotti tendono a loro volta a dirottare la spesa pubblica su settori e opere pubbliche che massimizzino le proprie aspettative di tangenti. Poco importa che queste opere siano improduttive o mal realizzate. Nel peggiore dei casi si arriva ad approvare leggi e regolamenti ritagliati su misura per gli interessi dei finanziatori occulti.
Nel caso delle linee ferroviarie ad alta velocità la forbice si è allargata a dismisura, fino a raggiungere in media – secondo i dati ufficiali forniti dalle Ferrovie dello Stato – 32milioni di euro al km a prezzi del 2006 per le tratte Firenze-Roma, Roma-Napoli e Torino-Novara, ben 45 milioni al km per le Novara-Milano, Milano-Bologna, Bologna- Firmnze, contro i 10 milioni al km della Francia e i 9 milioni al km della Spagna. Ma il bilancio “ufficiale”, che ci attribuisce un extra-costo del 300-400 per cento, va rivisto al rialzo, perché solo in Italia il dato ignora i costi per le infrastrutture.
Da “Atlante della corruzione” di Alberto Vannucci, Edizioni Gruppo Abele
Se non si agisce subito adeguando la normativa anticorruzione agli standard europei continueremo a accettare queste perdite disastrose, come una spada di Damocle a cui non possiamo sottrarci. Vincere si può, ma dobbiamo lottare uniti, senza distinzioni di partito.

Fonte: www.riparteilfuturo.it 15/04/2013

martedì 16 aprile 2013



Don ciotti ad amici si rivolge ai giovani: 

“trasformiamo i nostri no in noi


Don Luigi Ciotti è intervenuto sabato 10 aprile ad Amici di Maria De Filippi e si è rivolto ai giovani: “Non vivete di sentito dire – ha detto – Di un’informazione e di un sapere di seconda mano. Tenete aperte le finestre del cuore e della mente sempre spalancate. Insieme, coraggio, trasformiamo i nostri NO in NOI. No alla mafia. No alla corruzione. No alla violenza. No alla povertà. Perché il cambiamento ha bisogno di ciascuno di noi”.

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 No alla povertà. Perché il cambiamento ha bisogno di ciascuno di noi”.
Don Ciotti, fondatore di Libera e Gruppo Abele sostiene la campagna Riparte il futuro contro la corruzione. Firmiamo tutti per chiedere di modificare la legge sullo scambio elettorale politico-mafioso. Quasi 300 parlamentari di tutti i partiti indossano il braccialetto bianco della campagna, simbolo dell’impegno che hanno preso e che dovranno mantenere entro 100 giorni dall’elezione dei presidenti di Camera e Senato.

Fonte: www.riparteilfuturo.it  16/04/2013