DILAGA LA PRATICA USURAI E
SI RAFFORZANO MAFIE E
CORRUZIONE
Numeri
che fanno paura: secondo i dati del rapporto Istat 2012 nel nostro Paese 9
milioni e 563 mila persone pari al 15,8% della popolazione vivono in condizione
di povertà relativa, con una disponibilità di 506 euro mensili. Sono circa un
milione e mezzo in più rispetto al 2011. Cresce anche il numero degli italiani
in condizione di povertà assoluta (4 milioni 814mila), un milione e 400mila in
più rispetto al 2011.
Il
fenomeno, come è evidenziato nel dossier della campagna Miseria Ladra, promossa
da gruppo Abele con Libera, sta pericolosamente aumentando. Un impoverimento
materiale che va di pari passo con quello culturale, mentre i dati della
disoccupazione, specialmente giovanile, continuano a crescere e le famiglie
tirano la cinghia. È in questo contesto così provato che la pratica usuraia e
le mafie si rafforzano. Negli ultimi ventiquattro mesi nelle Relazioni
Antimafia compaiono ben 54 clan mafiosi dediti a reati associativi con metodo
mafioso finalizzato all’usura. Nel loro mirino ci sono aziende redditizie e
attività commerciali floride che in tempo di crisi hanno la necessità urgente
di accedere a crediti per non perdere commesse e di conseguenza essere tagliati
fuori dal mercato.
Nel
lungo elenco delle rilevazioni che l’Assemblea Capitolina ha allegato alla Mozione 66 (6 novembre 2013) in cui viene sancita l’adesione del Comune di Roma alla campagna Miseria Ladra, si legge:
“la
diffusione della cultura dell’illegalità e della “mafiosità”, intesa come
mentalità disposta a “soprassedere” alle regole e ai diritti degli altri per
il proprio tornaconto personale, sono a loro volta il risultato di processi
sociali degenerativi che si sono affermati nel tempo e hanno progressivamente
logorato il senso di responsabilità, il legame sociale, e la “tenuta” di valori delle comunità locali: le disuguaglianze conclamate, le retribuzioni
e le spese ingiustificate della “casta” politica, l’ostentazione dei privilegi,
i veri e propri soprusi effettuati da chi ha abusato di situazioni di potere, i
tanti scandali, quasi quotidiani, di troppi amministratori, le violazioni
impunite della legge consentite ai potenti.
Insomma:
crisi economica e aumento della miseria sono temi strettamente collegati al
proliferare delle attività mafiose, della corruzione, dell’ usura… generando
altre perdite che vanno a sommarsi ai costi già altissimi della crisi.
La
battaglia di “Miseria Ladra” contro la povertà si affianca a quella di “Riparte
il futuro” contro la corruzione, sempre promossa da Gruppo Abele e Libera.
Sosteniamole
entrambe: basta una firma!
Fonte: www.riparteilfuturo.it 25 Novembre 2013
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