Luigi
Ciotti sull’approvazione in
Senato del 416ter
L’approvazione del Senato della
modifica del 416ter – norma che colpisce lo scambio elettorale politico-mafioso
– è una bella notizia.
L’auspicio, ora, è che la Camera
dei Deputati trasformi definitivamente questa proposta in una legge dello Stato
rispondendo concretamente alla sollecitazione di oltre 377 mila cittadini che
hanno firmato la petizione della campagna Riparte il futuro promossa da Libera
e Gruppo Abele.
La lotta alla corruzione è infatti
una priorità non solo etica ma economica: non meno delle mafie, la corruzione è
furto di bene comune, furto di diritti e di speranze, di opportunità e di
lavoro. Ed è soprattutto un impegno che deve coinvolgerci tutti, toccare le
coscienze laiche e quelle religiose, stimolare una comune ricerca di giustizia
e di verità.
«La corruzione odora di
putrefazione» ci ha ricordato Papa Francesco, sottolineando l’insidia di un
crimine che trova sempre «il modo di salvare le apparenze».
È estremamente importante che la
norma definisca il reato non più solo attraverso il criterio, ormai
insufficiente, dello scambio in denaro, ma chiamando in causa le “altre
utilità” e “promesse” (informazioni sensibili, raccomandazioni, prestazioni
sessuali, protezioni dai controlli e così via) attraverso cui si può sviluppare
un rapporto corruttivo.
Si tratta però solo di un primo
passo, di un doveroso atto politico di trasparenza e bonifica delle istituzioni
democratiche.
Reati diffusi al punto da
diventare costume, chiedono non solo leggi all’altezza ma l’impegno di tutti
noi a volerle e sostenerle attraverso le scelte e i comportamenti quotidiani.
La legalità non può fare mai a meno della corresponsabilità.
E corresponsabilità, a questo
punto, è arrivare non solo alla definitiva approvazione del 416ter ma, prima
possibile, a una più generale legge sulla corruzione dotata di quelle misure
(confisca dei beni ai corrotti; pene adeguate per “reati civetta” come il falso
in bilancio, l’autoriciclaggio, l’evasione fiscale; trasparenza del sistema
sanitario) necessarie per rendere il nostro Paese una comunità dove l’interesse
economico coincida finalmente con l’interesse sociale, con la dignità e la
libertà di tutti.
Luigi Ciotti
E solo così… riparte il futuro.