Firma contro la corruzione per la modifica dell'art 416Ter

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Libera Associazioni Nomi e numeri contro le mafie. Afragola - Casoria presidio Gerardo D'Arminio

AGGIORNAMENTI IMPEGNI DELLA CAMPAGNA

mercoledì 29 gennaio 2014

Luigi Ciotti sull’approvazione in Senato del 416ter



Luigi Ciotti sull’approvazione in

 Senato del 416ter


L’approvazione del Senato della modifica del 416ter – norma che colpisce lo scambio elettorale politico-mafioso – è una bella notizia.


L’auspicio, ora, è che la Camera dei Deputati trasformi definitivamente questa proposta in una legge dello Stato rispondendo concretamente alla sollecitazione di oltre 377 mila cittadini che hanno firmato la petizione della campagna Riparte il futuro promossa da Libera e Gruppo Abele.


La lotta alla corruzione è infatti una priorità non solo etica ma economica: non meno delle mafie, la corruzione è furto di bene comune, furto di diritti e di speranze, di opportunità e di lavoro. Ed è soprattutto un impegno che deve coinvolgerci tutti, toccare le coscienze laiche e quelle religiose, stimolare una comune ricerca di giustizia e di verità.


«La corruzione odora di putrefazione» ci ha ricordato Papa Francesco, sottolineando l’insidia di un crimine che trova sempre «il modo di salvare le apparenze».


È estremamente importante che la norma definisca il reato non più solo attraverso il criterio, ormai insufficiente, dello scambio in denaro, ma chiamando in causa le “altre utilitàepromesse” (informazioni sensibili, raccomandazioni, prestazioni sessuali, protezioni dai controlli e così via) attraverso cui si può sviluppare un rapporto corruttivo.


Si tratta però solo di un primo passo, di un doveroso atto politico di trasparenza e bonifica delle istituzioni democratiche.

Reati diffusi al punto da diventare costume, chiedono non solo leggi all’altezza ma l’impegno di tutti noi a volerle e sostenerle attraverso le scelte e i comportamenti quotidiani. La legalità non può fare mai a meno della corresponsabilità.

E corresponsabilità, a questo punto, è arrivare non solo alla definitiva approvazione del 416ter ma, prima possibile, a una più generale legge sulla corruzione dotata di quelle misure (confisca dei beni ai corrotti; pene adeguate per “reati civetta” come il falso in bilancio, l’autoriciclaggio, l’evasione fiscale; trasparenza del sistema sanitario) necessarie per rendere il nostro Paese una comunità dove l’interesse economico coincida finalmente con l’interesse sociale, con la dignità e la libertà di tutti.

Luigi Ciotti

E solo così… riparte il futuro.

Firma contro la corruzione:


Fonte: www.riparteilfuturo.it 28 Gennaio 2013

martedì 28 gennaio 2014

Il Senato ha votato sì alla riforma del voto di scambio. Firmiamo tutti perché diventi legge alla Camera!



Il Senato ha votato sì alla riforma del voto di scambio. Firmiamo tutti perché diventi legge alla Camera!

Il Senato ha votato a favore del testo di modifica del 416ter! Questo significa che chi promette al mafioso, in cambio di voti, ad esempio informazioni su appalti, posti di lavoro, cariche influenti, protezione dalle forze di polizia e non solo erogazione di denaro, potrà essere perseguito dalla legge.
(240 presenti, 237 votanti, 168 favorevoli, 4 contrari, 66 astenuti)

È un grande passo per la campagna Riparte il futuro, promossa da Libera e Gruppo Abele, che da un anno a questa parte ha raccolto oltre 377mila firme di italiani per chiedere a gran voce l’inserimento delle parole “altra utilità” tra le ragioni dello scambio.

Sono molti i senatori che nel corso del dibattito in Aula hanno citato la campagna e la forte richiesta di cambiamento proveniente dalla società civile.

Ma la nostra battaglia per modificare il 416ter non è ancora finita: la norma dovrà ora passare dalla Commissione giustizia della Camera e poi definitivamente approvata dall’Aula.
È fondamentale diffondere la petizione, facendola firmare a quanti più amici possibile, perché più numerosi saremo più potremo farci ascoltare.

E solo così… riparte il futuro.

Firma contro la corruzione:


Fonte: www.riparteilfuturo.it 28 Gennaio 2013

lunedì 27 gennaio 2014

Che cosa succederà dopo il 31 gennaio? “Salute – Obiettivo 100%” continua…


Che cosa succederà dopo il 31 gennaio? “Salute – Obiettivo 100%” continua…

Il 31 gennaio è la scadenza di legge 33/13 per approvare il Piano triennale anticorruzione e rispettare gli altri impegni di trasparenza. La petizione“Salute – Obiettivo 100%” chiede che vengano rispettati 3 punti chiave, compresa l’approvazione del Piano, nei tempi fissati. Esiste un leggero scarto temporale tra l’approvazione e l’obbligo di pubblicazione online: ci sarà infatti un periodo di 2-3 settimane (speriamo sia il più breve possibile) in cui sarà ancora possibile, per le Aziende, provvedere alla messa online senza risultare inadempienti.

Dal 3 Febbraio Riparte il futuro, forte del sostegno degli oltre 125.000 firmatari di “Salute – Obiettivo 100%”, comincerà a dialogare con l’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC, ex CIVIT). Chiederemo all’ANAC (che si potrà avvalersi del sostengo dell’OIV, Organismo Indipendente della Valutazione della performance, e del Dipartimento della Funzione pubblica) di fare ciò che è nei suoi poteri per verificare sia l’approvazione entro la data del 31 gennaio, sia la pubblicazione del Piano Anticorruzione e il rispetto delle altre richieste di trasparenza.

La sosterremo poi nella sua opera di vigilanza per il tempo utile a passare dall’approvazione alla pubblicazione, continuando il monitoraggio civico sul nostro portale e via via presentando i nostri dati fino alla terza- quarta settimana di febbraio.

Al termine di questo tempo, le chiederemo di passare dal ruolo di monitoraggio al ruolo sanzionatorio che le compete. Il rispetto della legge e la certezza del diritto sono infatti i fondamenti di qualunque strategia di lotta all’opacità.

L’ANAC in caso di inadempienza, ha il potere di:

- rilevare la responsabilità dirigenziale per i vertici dell’organo di indirizzo politico: cioè l’incarico  dei dirigenti dell’organo di indirizzo politico può non essere rinnovato, revocato e addirittura in alcuni gravi casi è possibile procedere con il licenziamento (art. 21 dlgs 165/2001)

- intervenire sull’applicazione degli incentivi: se non si procede alla pubblicazione, può essere decurtata la retribuzione e la riscossione dei premi.

- rilevare la responsabilità amministrativa per danno all’immagine dell’ente: si può chiedere di risarcire il danno procurato dall’inadempienza dell’organo di indirizzo politico.

Aiutaci a diffondere la petizione, è in gioco la nostra salute!

Firma contro la corruzione:


Fonte: www.riparteilfuturo.it 26 Gennaio 2013

domenica 26 gennaio 2014

Pietro Grasso: dopo le dichiarazioni di La Barbera e la solidarietà dei senatori, un nuovo invito ad approvare presto il 416ter



Pietro Grasso: dopo le dichiarazioni di La Barbera e la solidarietà dei senatori, un nuovo invito ad approvare presto il 416ter

"Era tutto pronto: i telecomandi, l’esplosivo e il furgone modificato per compiere un attentato contro il giudice. Doveva avvenire a Monreale, dove c’era la casa dei suoceri", con queste parole il collaboratore di giustizia Gioacchino La Barbera ha rivelato nella 18° udienza del processo sulla trattativa Stato-mafia che tra i bersagli di Cosa Nostra c’era anche Pietro Grasso, ex procuratore di Palermo oggi presidente del Senato.

Ieri mattina, dopo la prima fasedi discussione sulla riforma del 416 ter sul voto di scambio politico-mafioso, molti senatori hanno dichiarato in Aula la solidarietà al Presidente, con parole sentite e commosse per ricordare il suo impegno in una battaglia ancora aperta.
La votazione del provvedimento, un passo necessario per impedire che le mafie entrino nella politica mediante la compravendita dei voti, è stata purtroppo rinviata a martedì 28.
375.000 firmatari della petizione di Riparte il futuro avevano chiesto che la legge fosse modificata in 100 giorni dopo le elezioni dello scorso febbraio.
Non è andata così ma nessuno ha intenzione di rinunciare, neanche molti dei parlamentari che ancora oggi in Parlamento indossano il braccialetto bianco simbolo dell’impegno preso con tanti cittadini (vedi lo stesso Pietro Grasso in foto).

Pietro Grasso ha commentato così su Facebook:



"Ringrazio i senatori di tutte le forze politiche, il presidente Letta e la presidente Boldrini per la vicinanza nei miei confronti dopo le dichiarazioni rese oggi dal pentito La Barbera. Questi gesti mi hanno colpito e commosso. In questo momento il mio abbraccio va ai tanti magistrati in prima linea a Palermo, a Trapani, a Caltanissetta e in tutte le sedi dove si combatte, a rischio della vita, la criminalità in ogni sua forma.
Un motivo in più per approvare rapidamente e tutti insieme le norme contro il voto di scambio politico-mafioso, contro la criminalità e la corruzione".

Firma contro la corruzione:


Fonte: www.riparteilfuturo.it 24 Gennaio 2013





giovedì 23 gennaio 2014

416 ter: voto al Senato rinviato a martedì 28 Gennaio


416 ter: voto al Senato rinviato a martedì 28 Gennaio

La discussione sul testo di riforma del 416 ter si è prolungata stamane in Senato con toni sostenuti. Dopo una riunione dei capigruppo convocata dal Presidente Pietro Grasso è stato deciso un rinvio a martedì 28 gennaio, ore 12.


La campagna Riparte il futuro, con i suoi 375.000 firmatari, auspica che per quella data l’Aula approvi il testo così come formulato dalla Commissione Giustizia del Senato. È il primo passo necessario per intraprendere una efficace battaglia contro la corruzione nel nostro Paese.

Gli italiani firmatari della campagna Riparte il futuro aspettano il sì.


Firma contro la corruzione:


Fonte: www.riparteilfuturo.it 23 Gennaio 2013

mercoledì 15 gennaio 2014

Pietro Grasso: “ho chiamato don Ciotti per dargli la bella notizia”


Pietro Grasso: “ho chiamato don Ciotti 
per dargli la bella notizia”

“Promessa mantenuta. Ho chiamato Don Ciotti per dargli una bella notizia: come avevo annunciato il 20 dicembre il testo sul voto di scambio – quello dei braccialetti bianchi di Riparte il Futuro – è stato calendarizzato in Aula al Senato il 22 gennaio. ” Lo ha annunciato poco fa il Presidente Pietro Grasso su Facebook e Twitter pubblicando la propria foto con il braccialetto bianco al polso (qui sotto).

“Con il mio primo atto da Senatore avevo depositato un disegno di legge che conteneva anche queste norme: per questo sono particolarmente contento della decisione di oggi”, continua Grasso.
Questa è una prima risposta alla richiesta di centinaia di migliaia di cittadini che da mesi aspettano una riforma fondamentale per il futuro del Paese. Ricordiamo che oltre 350 parlamentari, in particolare l’intergruppo degli stessi “Braccialetti bianchi”, si erano impegnati dopo le elezioni dello scorso febbraio a portare a compimento l’iter entro l’estate. 

Non è andata così, ma gli italiani non si sono arresi e in questi mesi hanno continuato a sostenere e firmare la petizione promossa da Libera e Gruppo Abele. Adesso vogliamo arrivare fino in fondo!

Firma contro la corruzione:

Fonte: www.riparteilfuturo.it 8 Gennaio 2014