Firma contro la corruzione per la modifica dell'art 416Ter

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Libera Associazioni Nomi e numeri contro le mafie. Afragola - Casoria presidio Gerardo D'Arminio

AGGIORNAMENTI IMPEGNI DELLA CAMPAGNA

lunedì 30 settembre 2013

IL PRESIDENTE PARLAMENTO UE MARTIN SCHUZ: "PRENDIAMO ESEMPIO DA LIBERA





IL PRESIDENTE PARLAMENTO UE 
MARTIN SCHUZ: "PRENDIAMO ESEMPIO DA LIBERA

Di Leonardo Ferrante
Refr


Ci sono voluti poco meno di 7 mesi per… ripartire: la Città della Scienza di Napoli riapre i battenti dopo l’incendio doloso del 4 marzo 2013 che ne provocò la quasi totale distruzione. Ad oggi non si è riusciti a risalire ai responsabili.




A tagliare il nastro, in occasione della Notte dei Ricercatori del 27 Settembre, doveva esserci il Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, che per via della situazione politica tedesca non ha potuto presenziare. Il Presidente ha tuttavia garantito la sua partecipazione tramite un intenso videomessaggio.

Che cosa c’è di meglio di un inizio così per combattere la criminalità organizzata attraverso la scienza, la ricerca, l’innovazione e la creatività?”


Le parole del Presidente dell’UE ricalcano la voce di Riparte il futuro nella denuncia dei costi della corruzione sullo sviluppo del Paese e nella previsione di uscirne insieme con un rinnovato sforzo di responsabilità e coraggio. Continua: “L’Europa ha bisogno di adottare molti degli ottimi esempi che provengono dall’Italia: prendere esempio dalla Legge contro le associazioni crimali, prendere esempio dalle associazioni come Libera oppure dai giornalisti come Giancarlo Siani”.

Schulz chiude il suo discorso sottolineando l’importanza di agire a livello europeo  per combattere la corruzione, specialmente sulle politiche contro il ricilaggio di denaro ispirandosi anche alle proposte italiane.
Auguriamo alla Città della Scienza di tornare a essere quell’esempio luminoso di speranza e futuro per il nostro Paese.

Fonte: www.riparteilfuturo.it 30 Settembre 2013

domenica 22 settembre 2013

ALLA CORRUZIONE "C' É CHI DICE NO": LA STORIA DEI SIGNORI ROSSI, CITTADINI NORMALI (QUINDI SPECIALI)




ALLA CORRUZIONE "C' É CHI DICE NO": LA STORIA DEI SIGNORI ROSSI, CITTADINI NORMALI (QUINDI SPECIALI)



L’Italia non è quella che molti vogliono rappresentare: un popolo di cinici individualisti indifferenti a tutto. Se coinvolti, i cittadini rispondono. La storia di Raphael Rossi, ex vice-presidente dell’Amiat di Torino, lo dimostra. Opponendosi nel 2007 all’acquisto di un macchinario inutile, rifiutando una tangente e denunciando l’accadatuto alla Procura della Repubblica, fece a suo dire “una cosa normalissima, come fermarsi al semaforo quando e rosso”, eppure il suo gesto, così ordinario e rivoluzionario, ha ispirato la nascita di un movimento: “Signori Rossi. Corretti non corrotti”.

Il libro “C’è chi dice no” di Stefano Di Polito, Alberto Robiati, Raphael Rossi, appena uscito in libreria per Chiarelettere, racconta come  i Signori Rossi, sostenitori della campagna Riparte il futuro contro la corruzione, sono diventati un esempio di responsabilità civile e una forza per superare importanti sfide sul territorio.
Come quella di portare a compimento un processo per tangenti all’Amiat di Torino o come quella di Napoli dove è stata vinta una battaglia contro l’emergenza dei rifiuti.
L’obiettivo dell’associazione è mettere a disposizione (dei contesti pubblici, del non profit e del privato sociale) metodi di ideazione, progettazione e operatività fondati sull’uso della creatività, in grado di generare prodotti e servizi etici e di utilità sociale. I Signori Rossi lavorano con la pubblica amministrazione (Torino, Napoli, Foggia, Reggio Calabria, Parma, Livorno e in tanti altri piccoli e medi comuni italiani) dove tentano di portare una proposta nuova, basata su una cultura e su una pratica quotidiana etica, trasparente, corretta, attenta.
“Siamo convinti che sia possibile rialzarsi – dicono i Rossi – ma solo alla condizione che tanti cittadini (tutti!) tornino a occuparsi dei propri territori, a seguire le azioni dei propri governanti, a prendersi cura della pubblica amministrazione. Siamo nel 2013, non negli anni ’70: per noi ‘lo Stato non si abbatte: si cambia!’ La maggioranza degli italiani, ne siamo certi, è onesta. Ma non basta: è necessario attivarsi, nutrire il proprio senso civico e coinvolgere parenti, amici, vicini di casa, colleghi ecc nella pratica quotidiana della cultura etica (e del manifesto dei Signori Rossi)”.
Il libro celebra quanto fatto in questi anni di attivismo e invita tutti a essere cittadini normali, ovvero speciali, nei nostri comportamenti quotidiani promuovendo “una rivoluzione interiore, profonda, quasi spirituale”.
A cominciare dalla vendita di questo libro: ognuno può contribuire alla sua promozione, condividendo sui social network e passando parola. “Riparte il futuro” risponde subito all’appello con questo post: siamo tutti Signori Rossi :)


C’è chi dice no”. Come i cittadini possono risanare lo Stato
di Stefano Di Polito, Alberto Robiati, Raphael Rossi
Chiarelettere, Collana Reverse, pp. 256, euro 13,00


venerdì 13 settembre 2013

LA CIVIT HA APPROVATO OGGI IN VIA DEFINITVA IL PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE: PERO RA E' ONLINE SOLO LA DELIBERA




LA CIVIT HA APPROVATO OGGI IN VIA DEFINITVA IL PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE: PERO RA E'
ONLINE SOLO LA DELIBERA

La notizia è freschissima: la Civit – Autorità Nazionale Anticorruzione – ha approvato oggi in via definitiva il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA).

“Il Piano permette di disporre di un quadro unitario e strategico di programmazione delle attività per prevenire e contrastare la corruzione nel settore pubblico e crea le premesse perché le amministrazioni possano redigere i loro piani triennali per la prevenzione della corruzione e, di conseguenza, predisporre gli strumenti previsti dalla legge 190″, si legge nella comunicazione ufficialedella Commissione Indipendente a cui il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha attribuito l’ incarico di monitorare, contrastare e prevenire questo grave fenomeno, divenuto sistemico nel nostro Paese.

Continua la Civit: “L’approvazione definitiva del Piano rappresenta, quindi, un passo importante perché si possa dare attuazione alle politiche di prevenzione e anche per consentire all’Autorità Nazionale Anticorruzione di esercitare le proprie attività di vigilanza.”

La Civit non manca di segnalare al Ministro l’esigenza di prevedere, in fase di aggiornamento nel 2014, integrazioni e migliorie, quali – si legge -  “l’affinamento degli indicatori per la misurazione dell’efficacia di politiche e strumenti di prevenzione della corruzione, la definizione dei contenuti minimi dei piani di formazione in tema di anticorruzione e dei criteri in base ai quali viene articolata l’offerta formativa pubblica in tema di anticorruzione, la definizione degli aspetti organizzativi della funzione di coordinamento nelle diverse categorie di amministrazioni, l’articolazione delle politiche di prevenzione differenziate per settore, l’introduzione di iniziative nazionali di prevenzione a carattere trasversale, l’individuazione di buone pratiche, nonché la previsione e il coordinamento di iniziative per la diffusione del Piano e della cultura della legalità per migliorare l’efficacia delle politiche di prevenzione.” Delibera n.72/2013
Prendiamo atto del passo fatto e confidiamo nella traduzione di questo Piano in un’efficiente azione di vigilanza, declinata su tutto il territorio con piani locali. Che la lotta alla corruzione debba essere una priorità per il Paese è confermato da autorevoli pareri interni e esterni alle Istituzioni. La Civit ha davanti a sè una missione davvero cruciale per il futuro del nostro Paese. Tutti noi cittadini abbiamo il dovere di fare la nostra parte esercitando alcuni diritti fondamentali: conoscere, monitorare e accedere alle informazioni pubbliche.
In attesa di poter leggere il Piano completo (online c’è solo la delibera) invitiamo tutti a unirsi alla campagna:
“Solo senza corruzione Riparte il futuro”, sottoscrivi la petizione >>

Fonte:www.riparteilfuturo.it  12 Settembre 2013


lunedì 9 settembre 2013

MANCANO # - 46 GIORNI ALLA FINE DEL CONTRO ALLA ROVESCIA DELLA CAMPAGNA CONTRO LA CORRUZIONE "RIPARTE IL FUTURO AD AFRAGOLA








MANCANO # - 46 GIORNI ALLA FINE DEL CONTRO ALLA ROVESCIA DELLA CAMPAGNA 
CONTRO LA CORRUZIONE

"RIPARTE IL FUTURO AD AFRAGOLA"

Cosa aspetta il Consiglio Comunale ad approvare la delibera Rifiuti zero urbani? 

              Invitiamo i "Braccialettibianchi"
CONOSCI TUTTI I BRACCIALETTI BIANCHI ADERENTI ALLA CAMPAGNA CONTRO LA CORRUZIONE
"RIPARTE IL FUTURO AD AFRAGOLA

"CLICCA QUI
"

ad un maggiore impegno affinchè ci si muova in tal senso. Sarebbe un passo importante per soddisfare il punto n°3 clicca qui della nostra Campagna ma soprattutto sarebbe un punto di svolta necessario per Afragola. E' un dovere approvarla, è necessario avere un ciclo di rifiuti completo e funzionale consentendo anche politiche di premialità per il cittadino. 

Facciamo ripartire il futuro ad Afragola!

Firma  per fare ripartire il futuro clicca qui



MISERIA LADRA: LA CAMPAGNA DI LIBERA E GRUPPO ABELE CHE DICHIARA ILLEGALE LA POVERTÀ






MISERIA LADRA: LA CAMPAGNA DI LIBERA E GRUPPO ABELE CHE DICHIARA ILLEGALE LA POVERTÀ

“La povertà dovrebbe essere illegale nel nostro paese. La crisi per molti è una condanna, per altri è un’occasione. Le mafie hanno trovato inedite sponde nella società dell’io, nel suo diffuso analfabetismo etico. Oggi sempre più evidenti i favori indiretti alle mafie che sono forti in una società diseguale e culturalmente depressa e con una politica debole”.  Con queste parole don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, ha presentato allo scorso Caterraduno di Senigallia la campagna Miseria ladra, una mobilitazione dal basso che vuole denunciare e proporre misure concrete di contrasto alla povertà in Italia.
Un fenomeno, come è evidenziato nel dossier della campagna, che sta pericolosamente aumentando. I dati Istat rivelano che sono ormai 8 milioni e 173mila i cittadini che vivono in povertà relativa e 3 milioni e 415 mila quelli in povertà assoluta. Il 32,3% degli under 18 è a rischio povertà e già 723 mila minorenni vivono in condizione di indigenza. Un impoverimento materiale che va di pari passo con quello culturale. Mentre i dati della disoccupazione, specialmente giovanile, continuano a crescere, le famiglie tirano la cinghia e aumentano i casi di disoccupati e anziani costretti a rubare per mangiare.
D’altro canto si va rafforzando il controllo dei clan malavitosi su molte attività economiche in crisi, costrette a “rivolgersi” ai prestiti dei mafiosi, così come sono in drammatica crescita le aziende che chiudono o che trasferiscono all’estero i propri stabilimenti. A dominare questo scenario – e collegandosi al tema di Riparte il futuro, l’altra grande campagna che Libera e Gruppo Abele stanno conducendo da gennaio 2013 – c’è la corruzione. Un fenomeno divenuto sistemico che, nella migliore delle ipotesi secondo i calcoli della Corte dei Conti, ci sottrae annualmente 60 miliardi di euro. Una cifra da capogiro a cui si sommano costi indiretti impossibili da quantificare.


Una fotografia che dovrebbe farci indignare e mobilitare.
“Una società diseguale, che coniuga svantaggio economico con la mancanza di opportunità, che precarizza i diritti degli esclusi, che difende i privilegi e la concentrazioni della ricchezza nelle mani di pochi, attenta alla coesione sociale e incrementa la sfiducia istituzionale, affossa il principio di rappresentatività e scoraggia la partecipazione. I dati e la situazione di crisi politica fotografano una “guerra” dove la povertà materiale e culturale è la peggiore delle malattie, in senso sociale, economico, ambientale e sanitario”, si legge nella presentazione della campagna.


Promuovendo l’iniziativa in collaborazione con tutte quelle realtà sociali, sindacali, studentesche, comitati, associazioni, movimenti, giornali e singoli cittadini intenzionati a portare avanti le proposte contenute nel documento ufficiale, Libera e Gruppo Abele chiamano a raccolta l’Italia intera per affrontare di petto questo tema. Cominciando a chiamarlo senza tabu: miseria ladra.