Firma contro la corruzione per la modifica dell'art 416Ter

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Libera Associazioni Nomi e numeri contro le mafie. Afragola - Casoria presidio Gerardo D'Arminio

AGGIORNAMENTI IMPEGNI DELLA CAMPAGNA

lunedì 28 ottobre 2013

LOTTA ALLA CORRUZIONE IN SVIZZERA E IN ITALIA: QUALI LACUNE? RIPARTE IL FUTURO E' ANDATA A LUGANO PER ASCOLTARE I PARERI PIÙ ILLUSTRI.


LOTTA  ALLA CORRUZIONE IN SVIZZERA E IN ITALIA: QUALI LACUNE? RIPARTE IL FUTURO E' ANDATA A LUGANO PER  ASCOLTARE I PARERI PIÙ ILLUSTRI.


Il 25 e 26 ottobre a Lugano, presso l’Auditorium della Università della Svizzera Italiana, si è svolto il convegno Lotta alla corruzione in Svizzera e in Italia:quali lacune?organizzato dalle rispettive sezioni della International Commission of Jurist e coordinato dal Dr. Iur. Federica De Rossa Gisimundo, dell’Università della Svizzera Italiana.
Come campagna "Riparte il futuro", la più grande mai organizzata in Italia sul tema dell’anticorruzione, non potevamo perderci un dibattito di così alto livello e abbiamo oltrepassato il vicino confine per ascoltare alcuni tra gli interventi in calendario.
Tra i relatori Marco Sassoli (Professore e direttore del Dipartimento di diritto internazionale pubblico ed organizzazione internazionale dell’Università di Ginevra e Commissario della Commissione internazionale dei giuristi), Alessandro Galimberti (de Il Sole 24 ore), Renato Bricchetti (Presidente del Tribunale di Lecco e già Consigliere della Corte di Cassazione), Giancarlo Kessler (Ambasciatore svizzero), Stanislas Zuin (magistrato svizzero) e molti altri.

In particolare, con riferimento alla normativa italiana, si è discusso di corruzione e diritti umani, della recente legge anticorruzione (L. 190/2012), di responsabilità delle imprese per gli atti di corruzione (D.Lgs. 231/2001). Si è analizzato il caso italiano sotto la “lente d’ingrandimento” del GRECO (il gruppo di Stati contro la corruzione che nasce in seno al Consiglio d’Europa e prevede un meccanismo di monitoraggio sulle politiche anticorruzione dei paesi che ne fanno parte), soffermandosi sulle criticità esistenti nelle rogatorie italo-svizzere con un interessante dibattito tra Alfredo Robledo (Procuratore aggiunto di Milano) e John Noseda (Procuratore generale del Canton Ticino).
Anna Pagotto (Giudice al Tribunale del Lavoro di Roma e già rappresentante italiana al GRECO e all’UNCAC, nonché Sostituto del Capo delegazione Italia al Working Group on Bribery dell’OCSE) ha evidenziato le difficoltà di recepire nella realtà dei singoli Stati le indicazioni di principio provenienti da soggetti internazionali come il GRECO. Mentre Donato Masciandaro (Professore Ordinario di Economia presso l’Università Bocconi di Milano) ha divulgato gli ultimi studi relativi all’impatto che le cosiddette “black list” degli Stati hanno sui flussi di capitali e il loro effetto in materia di antiriciclaggio e anticorruzione. Infine Paolo Bernasconi (avvocato, notaio e Prof. Em. Università di S.Gallo) ha analizzato le lacune della legislazione svizzera con particolare riferimento alle banche svizzere e alla corruzione internazionale.
Una materia difficile ma che è necessario affrontare, nelle sedi istituzionali così come nella vita quotidiana, mobilitando il mondo accademico, la politica e la società. L’emergenza corruzione è un problema di ordine economico di fronte al quale dobbiamo agire compatti, ognuno svolgendo il proprio compito. Quello della campagna ‘Riparte il futuro’ è appunto offrire strumenti per monitorare l’operato di chi ha delle responsabilità dirette, nonché informare e sensibilizzare la società civile.


A questo proposito ha partecipato al convegno anche Gherardo Colombo, ex-magistrato sostenitore della campagna ‘Riparte il futuro’ fin dal suo lancio. Colombo ha discusso con Marco Borghi (Professore ordinario presso l’Università della Svizzera Italiana) del ruolo fondamentale dell’educazione alla legalità.

Tra tutte queste personalità di spicco siamo riusciti a intercettare Alfredo Robledo, per una domanda sul tema della corruzione privata. Ecco quello che ci ha risposto:

Fonte: www.riparteilfuturo.it 28 Ottobre 2013

venerdì 25 ottobre 2013

NUOVI AGGIORNAMENTI DALLA CAMPAGNA CONTRO LA CORRUZIONE "Riparte il futuro ad Afragola" AGGIORNAMENTO PUNTO N°3 25 ottobre 2013 Piano: Isole Ecologiche Mobili & Punti raccolta mobile del VETRO



NUOVI AGGIORNAMENTI DALLA CAMPAGNA 
CONTRO LA CORRUZIONE
"Riparte il futuro ad Afragola"


AGGIORNAMENTO PUNTO  N°3  25 ottobre 2013
Il conto alla rovescia della campagna contro la corruzione   
"Riparte il futuro ad Afragola" è terminato, ma  procede a grandi passi anche  l'operato dei "braccialetti bianchi" che hanno aderito alla campagna, i quali stanno lavorando intensamente  per  fare si che  i sei punti della campagna vengano attuati nel prosieguo dei  prossimi giorni .

In merito al punto 3 della campagna contro la corruzione dove si chiede ai candidati con il "braccialetto bianco" eletti (Sindaco/ Consigliere)  che nei primi 100 giorni dall’insediamento  del Consiglio Comunale

 " si impegni a proporre  l’inventario delle discariche abusive e non, presenti sul territorio comunale, e sostenga la prosecuzione  della raccolta differenziata porta a porta e il potenziamento della ricettività delle isole ecologiche per il deposito/ smaltimento di qualsiasi tipo di rifiuto domestico, con politiche di premialità al cittadino;"

I  "braccialetti bianchi"
si stanno impegnando nel proseguire la campagna raccolta rifiuti "VIRTUOSA", visto anche l'esito positivo riscontrato  da parte dei cittadini nelle tappe effettuate nei mesi di AGOSTO e SETTEMBRE, nelle  scorse settimane hanno presentato un  ennesimo piano riguardante il "potenziamento della ricettività delle isole ecologiche per il deposito/ smaltimento di qualsiasi tipo di rifiuto domestico" . Come le  "ISOLE ECOLOGICHE  MOBILI" con ben "11 APPUNTAMENTI" per ogni Sabato che vanno dal  Dal 5 ottobre 2103  al  14 dicembre 2013  dalle ore  9 alle ore 12 , e il piano dei "I PUNTI DI RACCOLTA MOBILE DEL VETRO" con una programmazione  avente "6 APPUNTAMENTI" ogni "15 GIORNI" dal 12 OTTOBRE 2013 al 28 DICEMBRE 2013 .
Il punto  3 della  campagna sta avendo esito positivo, questo fa si che possa innescarsi un cambiamento reale, affinché concretamente possa ripartire il futuro della città di Afragola.




Piano: Isole Ecologiche Mobili & Punti raccolta mobile del VETRO

Gli attivisti della  campagna contro la corruzione "Riparte il futuro ad Afragola" monitoreranno  l'attività riguardante le Isole Ecologiche Mobili, per  valutare il  corretto funzionamento.
Vi mostreremo poi la risposta della  città a questa piano alternativo dei rifiuti.


Ecco il video di una delle tappe delle  "Isole  Ecologiche  Mobili" dei mesi scorsi delle città di Afragola


IL CALENDARIO: dei "PUNTI DI RACCOLTA MOBILE DEL VETRO"
Ogni "15 GIORNI" di Sabato mattina dalle ore 09,00 alle ore 12,00 dal 12 OTTOBRE  2013 al 28 Dicembre 2013

MESE DI OTTOBRE
SABATO 12 Ottobre -  PIAZZA BELVEDERE
SABATO 26 Ottobre  - ROTONDA DI VIA  SAGGESE
MESE DI NOVEMBRE
SABATO 9 Novembre - PIAZZA ROSARIO
SABATO 23 Novembre - VIA PIETRO NENNI ALTEZZA PONTE SAN MARCO
MESE DI DICEMBRE
SABATO 14 Dicembre - VIA SACRI CUORI
SABATO 28 Dicembre - PIAZZA CASTELLO


ISOLA ECOLOGICA MOBILE"
Ogni Sabato mattina dalle ore 09,00 alle ore 12,00
dal 5 OTTOBRE  2013 al 14 Dicembre 2013
 I residenti ad Afragola possono recarsi presso le aree indicate con un documento di riconoscimento.
INGOMBRANTI MISTI: ferro, legname, materassi, plastica dura, divani, frigo, TV, pc e stampanti .

IL CALENDARIO: delle"ISOLA ECOLOGICA MOBILE"

MESE DI OTTOBRE 2013
SABATO 5 Ottobre – Piazza Sacri Cuori;
SABATO 12 Ottobre – Corso Italia;
SABATO 19 Ottobre – Via Arena angolo via Cinquevie;
SABATO 26 Ottobre – Via Salvator Rosa ;
MESE DI NOVEMBRE  2013
SABATO 2 Novembre –Via Saggese Rotonda TAV;
SABATO 9 Novembre – Rione Salicelle, spazio antistante Scuola Europa Unita;
SABATO 16 Novembre - Area Antistante Stadio Moccia;
SABATO  23 Novembre – Piazza Municipio;
SABATO  30 Novembre – Piazza Castello;

MESE DI DICEMBRE 2013
SABATO  7 Dicembre – Via Cimitero e si chiude il
SABATO 14 Dicembre- al Prolungamento via Oberdan.
       
www.riparteilfuturoafragola.blogspot.it

PIANO D'AZIONE UE PER REPRIMERE CRIMINE ORGANIZZATO, CORRUZIONE E RICICLAGGIO DI DENARO



PIANO D'AZIONE  UE  PER REPRIMERE CRIMINE ORGANIZZATO, CORRUZIONE E  RICICLAGGIO DI DENARO 

«C’è la condivisione di un testo innovativo. Avremo una cornice europea di riferimento contro crimine organizzato, corruzione e riciclaggio. Una svolta epocale nella lotta ai sistemi criminali transnazionali», queste le parole con cui Salvatore Iacolino, europarlamentare del Ppe e relatore in seduta plenaria a Strasburgo, ha annunciato l’approvazione di una risoluzione di cruciale importanza per la lotta contro la criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio. Un piano d’azione UE per il periodo 2014-2020 che mira a prendere delle misure comuni per smantellare le attività criminali e le mafie sul territorio europeo. Oltre a introdurre una definizione legale per identificare univocamente queste attività, il piano intende aggredire l’azione mafiosa, recuperare i patrimoni  e spezzare i patti e le connivenze tra mafie, colletti bianchi, istituzioni, realtà finanziarie e imprese: in una parola combattere la corruzione come principale viatico delle mafie.


L’Europa fa dunque fronte comune sull’importanza di ostacolare quei sistemi criminali che minacciano la democrazia e frenano la crescita dell’economia e dell’occupazione. La stessa cosa purtroppo non si può dire per il nostro Parlamento, dove in questi giorni si è faticato persino a trovare accordo sull’elezione del Presidente della Commissione antimafia. Eppure si tratta di un’emergenza di ordine economico, oltre che di ordine istituzionale e sociale: il costo (ipotetico) delle mafie va dai 4 ai 5 punti di PIL solo per l’UE, a cui si aggiungono i miliardi perduti in corruzione (60 solo in Italia, secondo le stime della Corte dei Conti) e tutti i danni indiretti che ne derivano. Europol ha contato circa 3.600 organizzazioni criminali internazionali operanti nell’UE nel 2013, costituite per il 70% da soggetti provenienti da paesi diversi. Dati allarmanti che hanno finalmente spinto l’Europa a muoversi compatta.


“Il rapporto è il risultato di un anno e mezzo di duro lavoro – ha dichiarato l’europarlamentare Rita Borsellino, sorella di Paolo ucciso nel ’92 da Cosa nostra -  Mi ritengo soddisfatta ma si tratta solo di un primo passo. È lungo il cammino per diffondere in Europa il principio di legalità e il fatto che crimine, corruzione e riciclaggio toccano tutta la Ue. Bisogna rendere pubblico il primo rapporto della Ue sulla corruzione. Gravi sono, da questo punto di vista, i ritardi”.


Tra le varie misure previste dalla risoluzione c’è anche la creazione di una procura europea per coordinare le indagini nazionali e la lotta contro i crimini che ledono gli interessi finanziari dell’Unione, l’abolizione del segreto bancario e dei paradisi fiscali in Europa e il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata per fini sociali. In merito a quest’ultimo punto l’ Italia può non sentirsi da meno: grazie alla petizione promossa nel 1996 da Libera e sottoscritta da oltre 1 milione di italiani, oggi nel nostro Paese possiamo vantare una legge sull’uso sociale dei beni confiscati.


Ma per una battaglia vinta ce ne sono tante ancora da affrontare a fianco di Libera e del Gruppo Abele. La prossima: quella contro la #corruzione che ogni giorno corrode speranze e futuro. 
FIRMA contro la corruzione 
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Fonte: www.riparteilfuturo.it   25Ottobre 2013

venerdì 18 ottobre 2013

LA CORRUZIONE NON RISPARMIA LA BELLEZZA. DALLA REGGIA DI VENARIA L'ALLARME RESTAURI


LA CORRUZIONE NON RISPARMIA LA BELLEZZA. DALLA REGGIA DI VENARIA
 L'ALLARME RESTAURI

di Leonardo Ferrante

Le grandi opere pubbliche a causa della crisi non si costruiscono più. Eppure – a patto che siano adeguate, utili, strategiche e correttamente monitorate – rappresenterebbero una grande ricchezza per la crescita del Paese. La situazione economica attuale frena i nuovi cantieri (salvo rari casi) e ci costringe a ragionare su che cosa manchi veramente all’Italia di oggi. 

Il 13 ottobre Renzo Piano, ospite nella trasmissione “Che tempo che fa”, sottolineava l’importanza di tornare a valorizzare l’esistente, anziché costruire nuove opere. Ed è vero: il patrimonio architettonico italiano dovrebbe essere valorizzato al massimo, innovato, riportato in vita e restituito alla collettività. Dovrebbe essere strappato all’abbandono, all’incuria, alla dimenticanza, alla perdita di senso e valore.

L’ultimo scandalo, su ci sta indagando la magistratura, arriva dal Piemonte dove l’inchiesta in piedi dal 2011 per i reati di turbativa d’asta e truffa aggravata per i lavori di restauro della reggia di Venaria Reale e di altri palazzi storici ha portato all’arresto di cinque persone. Tra questi l’ex sovrintendente Francesco Pernice, attualmente direttore del Settore Conservazione dei Beni architettonici e Impianti del Consorzio di valorizzazione e direttore delle Reggia da circa vent’anni. Insieme a lui anche l’ex presidente della Giunta piemontese Ezio Enrietti e altri funzionari e dirigenti coinvolti nelle gare d’appalto.


Il caso locale fa scattare un allarme sull’intera situazione nazionale per cui è necessario alzare il livello di attenzione: anche nel mondo degli appalti per restauri, che possono essere definite “grandi opere minori”, è importante istituire sistemi di monitoraggio che informino in maniera diffusa sui costi, sui sub-contratti, su tempi certi, sulle procedure di aggiudicazione, per permettere a tutti di sapere in che modo vengono spese le risorse pubbliche. Accendere una luce ed essere trasparenti è il primo strumento per prevenire la corruzione e l’illegalità in questo settore.

La corruzione non risparmia il patrimonio artistico nazionale, anzi, come è accaduto nel caso piemontese, trova nell’imponente bellezza che tutto il mondo ci invidia un territorio fragile da contaminare e corrodere.



Fonte: www.riparteilfuturo.it  16 Ottobre 2013


giovedì 17 ottobre 2013

MISERIA LADRA:LA POVERTÀ CI RUBA I DIRITTI


MISERIA LADRA:LA POVERTÀ 
CI RUBA I DIRITTI
“Nove milioni e mezzo di italiani vivono con meno di 506 euro al mese. La povertà dovrebbe essere dichiarata illegale”: oggi, Giornata Mondiale della lotta contro la Povertà indetta dall’ONU, risuonano le parole di don Luigi Ciotti a sostegno della nuova campagna promossa da Libera e Gruppo Abele “Miseria ladra“.

La mobilitazione, che conta già l’adesione di importanti testimonial come Stefano Rodotà , Gad Lerner, Guido Viale, Gianni Minà, Cecilia Strada, Luisa Morgantini, propone dieci punti concreti per affrontare il problema a livello istituzionale: ricostituzione del fondo sociale per la non autosufficienza, moratoria dei crediti di Equitalia e bancari per chi è in difficoltà, tagli alle spese militari, alle grandi opere inutili, rinegoziazione del debito pubblico, reddito minimo di cittadinanza per sostenere il lavoro, sospensione degli sfratti esecutivi, distribuzione del patrimonio immobiliare sfitto e quello requisito alla criminalità per usi sociali ed abitativi, residenza ai senza fissa dimora per garantirgli l’accesso al servizio sociosanitario.


Tuttavia aggiunge don Ciotti “non bisogna dimenticare  la povertà immateriale: la povertà di senso, la povertà culturale, la povertà politica [...] Il risanamento economico non può prescindere da un profondo rinnovamento etico, da un superamento degli egoismi, dal riconoscimento dei legami sociali”.


Il fenomeno, come è evidenziato nel dossier della campagna, sta pericolosamente aumentando. I dati Istat rivelano che sono ormai 8 milioni e 173mila i cittadini che vivono in povertà relativa e 3 milioni e 415 mila quelli in povertà assoluta. Il 32,3% degli under 18 è a rischio povertà e già 723 mila minorenni vivono in condizione di indigenza. Un impoverimento materiale che va di pari passo con quello culturale. Mentre i dati della disoccupazione, specialmente giovanile, continuano a crescere, le famiglie tirano la cinghia e aumentano i casi di disoccupati e anziani costretti a rubare per mangiare.
D’altro canto si va rafforzando il controllo dei clan malavitosi su molte attività economiche in crisi, costrette a “rivolgersi” ai prestiti dei mafiosi, così come sono in drammatica crescita le aziende che chiudono o che trasferiscono all’estero i propri stabilimenti. A dominare questo scenario – e collegandosi al tema di Riparte il futuro, l’altra grande campagna che Libera e Gruppo Abele stanno conducendo da gennaio 2013 – c’è la corruzione. Un problema divenuto sistemico che, nella migliore delle ipotesi secondo i calcoli della Corte dei Conti, ci sottrae annualmente 60 miliardi di euro. Una cifra da capogiro a cui si sommano costi indiretti impossibili da quantificare.

L’Italia intera deve affrontare di petto questa emergenza. Cominciando a chiamarla senza tabu: miseria ladra.



Fonte:www.riparteilfuturo.it 17Ottobre 2013

mercoledì 16 ottobre 2013

SEDIANO: QUANDO UN COMUNE SI SCIOGLIE (ANCHE) PER CORRUZIONE


SEDIANO: QUANDO UN COMUNE SI SCIOGLIE (ANCHE) PER CORRUZIONE

di Leonardo Ferrante

Oggi la Lombardia entra di diritto nell’elenco delle regioni che hanno al loro interno enti locali sciolti per mafia. Lo fa “grazie” a un piccolo comune di 11mila abitanti, Sedriano, che balza alle cronache per l’arresto del primo cittadino Alfredo Celeste con l’accusa di corruzione aggravata e di personaggi vicini all’Amministrazione comunale per associazione mafiosa.

È evidente, e i recenti fatti lo dimostrano, che la corruzione pubblica è il viatico principale delle mafie al Nord così come al Sud. La corruzione infatti permette l’infiltrazione e il radicamento della malavita organizzata nella vita pubblica, economica e sociale su tutto il territorio nazionale. I clan trovano infatti nello scambio corruttivo la loro forza e legittimazione e il reato diventa di “stampo mafioso”. Altrimenti si tratterebbe di “semplice” criminalità organizzata.

Al politico corrotto può risultare conveniente che il corruttore sia un mafioso (o un ‘ndranghetista, come nel caso di Sedriano), perché dallo scambio, oltre ai beni economici, può ottenere protezione elettorale e nuove possibilità di arricchimento grazie al mercato illegale. La sua scelta corruttiva fa poi lievitare costi sociali ed economici, per quanto già elevatissimi, della corruzione, proprio a causa della presenza criminale.

Mentre tuona la provocazione del PMTeresi in cui fa appello ai boss affinché mollino i politici – “loro la fanno franca mentre solo voi pagate con l’ergastolo” – chiediamo alla politica di tornare ad impegnarsi per affrontare l’urgenza: recidere ogni legame tra mafie e istituzioni statali (dalla fase elettorale alla gestione quotidiana della cosa pubblica), quindi di attuare una seria e concreta strategia di lotta alla corruzione a tutti i livelli.


Fonte: www.riparteilfuturo.it  16 Ottobre 2013

venerdì 11 ottobre 2013

CI SIETE...... PRONTI A RIPARTIRE?



CI  SIETE......
  PRONTI  A  RIPARTIRE?


PARTE LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE DELLA 
RACCOLTA DIFFERENZIANTA PORTA A PORTA
Domani Sabato 12 Ottobre h 8:40 Afragola, con gli attivisti del #CoordinamentoComitatiFuochi & #ComitatoNoDiscaricheaNorDiNapoli, vi aspettiamo presso la piazzola antistante del Liceo scientifico F.Brunelleschi Corso Italia, dove  ci sarà l'ennesima tappa delle Isole Ecologiche Mobili.


Sarete i primi #Ecovolontari della città di #Afragola, insieme passeremo per le strade della città, per sensibilizzare e spiegare alla cittadinanza le modalità della nuova #RACCOLTADIFFERENZIATA porta a porta.

Per  chi volesse sapere  di più questa sera  Venerdì 11 Ottobre alle ore 19 presso le strutture dei campetti di Lorey Marlin ci organizzeremo a  gruppi per dividerci nei vari quartieri della città.
Partecipa  al cambiamento, si protagonista del futuro della tua città.

Vi aspettiamo per  ripartire  tutti insieme :) 

Firma  contro la corruzione   
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