ALLA
CORRUZIONE "C' É CHI DICE NO": LA STORIA DEI SIGNORI ROSSI, CITTADINI
NORMALI (QUINDI SPECIALI)
L’Italia non è quella che molti
vogliono rappresentare: un popolo di cinici individualisti indifferenti a
tutto. Se coinvolti, i cittadini rispondono. La storia di Raphael Rossi, ex
vice-presidente dell’Amiat di Torino, lo dimostra. Opponendosi nel 2007
all’acquisto di un macchinario inutile, rifiutando una tangente e denunciando
l’accadatuto alla Procura della Repubblica, fece a suo dire “una cosa
normalissima, come fermarsi al semaforo quando e rosso”, eppure il suo gesto,
così ordinario e rivoluzionario, ha ispirato la nascita di un movimento:
“Signori Rossi. Corretti non corrotti”.
Il libro “C’è chi dice no” di Stefano
Di Polito, Alberto Robiati, Raphael Rossi, appena uscito in libreria per
Chiarelettere, racconta come i Signori
Rossi, sostenitori della campagna Riparte il futuro contro la corruzione, sono
diventati un esempio di responsabilità civile e una forza per superare importanti
sfide sul territorio.
Come quella di portare a compimento un
processo per tangenti all’Amiat di Torino o come quella di Napoli dove è stata
vinta una battaglia contro l’emergenza dei rifiuti.
L’obiettivo dell’associazione è
mettere a disposizione (dei contesti pubblici, del non profit e del privato
sociale) metodi di ideazione, progettazione e operatività fondati sull’uso
della creatività, in grado di generare prodotti e servizi etici e di utilità
sociale. I Signori Rossi lavorano con la pubblica amministrazione (Torino,
Napoli, Foggia, Reggio Calabria, Parma, Livorno e in tanti altri piccoli e medi
comuni italiani) dove tentano di portare una proposta nuova, basata su una
cultura e su una pratica quotidiana etica, trasparente, corretta, attenta.
“Siamo convinti che sia possibile
rialzarsi – dicono i Rossi – ma solo alla condizione che tanti cittadini
(tutti!) tornino a occuparsi dei propri territori, a seguire le azioni dei
propri governanti, a prendersi cura della pubblica amministrazione. Siamo nel
2013, non negli anni ’70: per noi ‘lo Stato non si abbatte: si cambia!’ La
maggioranza degli italiani, ne siamo certi, è onesta. Ma non basta: è
necessario attivarsi, nutrire il proprio senso civico e coinvolgere parenti,
amici, vicini di casa, colleghi ecc nella pratica quotidiana della cultura etica
(e del manifesto dei Signori Rossi)”.
Il libro celebra quanto fatto in
questi anni di attivismo e invita tutti a essere cittadini normali, ovvero
speciali, nei nostri comportamenti quotidiani promuovendo “una rivoluzione
interiore, profonda, quasi spirituale”.
A cominciare dalla vendita di questo
libro: ognuno può contribuire alla sua promozione, condividendo sui social
network e passando parola. “Riparte il futuro” risponde subito all’appello con
questo post: siamo tutti Signori Rossi :)
“C’è chi dice no”. Come i cittadini
possono risanare lo Stato
di Stefano Di Polito, Alberto Robiati,
Raphael Rossi
Chiarelettere, Collana Reverse, pp.
256, euro 13,00
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