Sochi
2014: sulle Olimpiadi più costose della storia pesa l’ombra della corruzione.
Ma Putin smentisce
Saranno
i giochi più costosi della storia delle Olimpiadi, sia estive che invernali. Il
premier russo Vladimir Putin aveva preventivato 7 anni fa un totale di 12
miliardi di dollari ma, secondo gli oppositori, il budget è lievitato fino a
raggiungere la cifra record di 51 miliardi di dollari: il doppio di Londra 2012
e dieci volte Pechino 2008.
Putin
la pensa diversamente: secondo lui sono stati spesi in totale 214 miliardi di
rubli (6,5 miliardi di dollari), di cui solo la metà di soldi pubblici. Le
altre spese ”non sono legate direttamente alle Olimpiadi”, afferma il
Presidente, riferendosi a tutte le infrastrutture costruite per trasformare
Sochi in una attrezzata località sciistica.
L’accusa
dei 51 miliardi era stata lanciata nella primavera del 2013 dall’ex vicepremier
russo Boris Nemtsov e da Leonid Martiniuk, entrambi esponenti dell’opposizione.
Anche il vicepremier Dmitri Kozak aveva ammesso ufficialmente il numero
stratosferico pochi mesi prima. Se così fosse, ad oggi circa 25-30 miliardi non
troverebbero riscontro nei costi effettivi, come fossero spariti nel nulla.
Anche
il famoso blogger Alexiei Navalni, attivista anticorruzione russo, ha lanciato
il sito provocatorio Sochi.fbk.info, “campioni di corruzione”, in cui è
possibile percorrere la regione di Sochi fermandosi a analizzare i costi delle
strutture e degli impianti, sovrastimati da 1,5 a 2,5 volte, pagati con denaro
in gran parte pubblico (25,1 mld di dollari) o di società statali (10,5 mld di
dollari).
L’altra
accusa che colpisce personalmente Putin è di aver privilegiato alcuni
investitori privati di sua conoscenza, spesso finanziati fino al 70% dalla
banca statale Veb (per un totale di 7,6 mld di dollari).
Il
magazine stunitense Esquire fa un paragone eloquente: il tratto ferroviario e
stradale per collegare il villaggio olimpico alle piste è costato 8,7 mld di
dollari, più dell’intero budget delle Olimpiadi invernali di Vancouver. Una
cifra sufficiente per cospargerlo con un manto di un centimetro di caviale
Beluga. Sempre secondo le accuse il progetto sarebbe stato realizzato da tre
“amici” personali di Putin: il presidente delle ferrovie russe Vladimir
Iakunin, Ghennadi Timcenko e Arkadi Rotenberg.
A
voi i commenti!
Firma contro la corruzione:
Fonte: www.riparteilfuturo.it 7 Febbraio 2014
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