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sabato 8 febbraio 2014

Sochi 2014: sulle Olimpiadi più costose della storia pesa l’ombra della corruzione. Ma Putin smentisce


Sochi 2014: sulle Olimpiadi più costose della storia pesa l’ombra della corruzione. Ma Putin smentisce

Saranno i giochi più costosi della storia delle Olimpiadi, sia estive che invernali. Il premier russo Vladimir Putin aveva preventivato 7 anni fa un totale di 12 miliardi di dollari ma, secondo gli oppositori, il budget è lievitato fino a raggiungere la cifra record di 51 miliardi di dollari: il doppio di Londra 2012 e dieci volte  Pechino 2008.

Putin la pensa diversamente: secondo lui sono stati spesi in totale 214 miliardi di rubli (6,5 miliardi di dollari), di cui solo la metà di soldi pubblici. Le altre spese ”non sono legate direttamente alle Olimpiadi”, afferma il Presidente, riferendosi a tutte le infrastrutture costruite per trasformare Sochi in una attrezzata località sciistica.
L’accusa dei 51 miliardi era stata lanciata nella primavera del 2013 dall’ex vicepremier russo Boris Nemtsov e da Leonid Martiniuk, entrambi esponenti dell’opposizione. Anche il vicepremier Dmitri Kozak aveva ammesso ufficialmente il numero stratosferico pochi mesi prima. Se così fosse, ad oggi circa 25-30 miliardi non troverebbero riscontro nei costi effettivi, come fossero spariti nel nulla.


Anche il famoso blogger Alexiei Navalni, attivista anticorruzione russo, ha lanciato il sito provocatorio Sochi.fbk.info, “campioni di corruzione”, in cui è possibile percorrere la regione di Sochi fermandosi a analizzare i costi delle strutture e degli impianti, sovrastimati da 1,5 a 2,5 volte, pagati con denaro in gran parte pubblico (25,1 mld di dollari) o di società statali (10,5 mld di dollari).
L’altra accusa che colpisce personalmente Putin è di aver privilegiato alcuni investitori privati di sua conoscenza, spesso finanziati fino al 70% dalla banca statale Veb (per un totale di 7,6 mld di dollari).


Il magazine stunitense Esquire fa un paragone eloquente: il tratto ferroviario e stradale per collegare il villaggio olimpico alle piste è costato 8,7 mld di dollari, più dell’intero budget delle Olimpiadi invernali di Vancouver. Una cifra sufficiente per cospargerlo con un manto di un centimetro di caviale Beluga. Sempre secondo le accuse il progetto sarebbe stato realizzato da tre “amici” personali di Putin: il presidente delle ferrovie russe Vladimir Iakunin, Ghennadi Timcenko e Arkadi Rotenberg.

A voi i commenti!

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Fonte: www.riparteilfuturo.it 7 Febbraio 2014


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