“La lotta alla corruzione è una priorità
per il Paese. Crediamo sia un segnale negativo per l’Italia che il Ministro
della Giustizia non consideri tale urgenza, alla luce dei costi enormi che
incidono sull’economia, 60 miliardi secondo la Corte dei Conti, e sulla vita
sociale politica del Paese”, così le associazioni Libera, Gruppo Abele,
Avviso Pubblico, il Master in Analisi, Prevenzione e Contrasto della
criminalità organizzata e della corruzione e la Campagna Riparte il Futuro,
commentano l’intervista rilasciata oggi dal Ministro di Grazia e Giustizia Anna
Maria Cancellieri al quotidiano la Repubblica.
Qui la domanda della giornalista Liana
Milella e la risposta della Cancellieri:
“Nel suo programma c’è il clamoroso
vuoto delle misure anti-corruzione. Penati prescritto. Perché non fate niente?
“Nessun vuoto. C’è una legge
freschissima, ci sono iniziative parlamentari, e se mi chiameranno non mi
tirerò certo indietro, ma non la vedo come una priorità, perché i temi di cui
abbiamo appena parlato attendono da 30 anni. Ma la gente sa quanto paghiamo con
la legge Pinto per aver violato la ragionevole durata del processo? Il
ministero dell’economia non ha una lira. È un mio dovere affrontare prima
questo tema”.
“Il problema della corruzione”,
proseguono in una nota le associazioni “è ben anteriore a 30 anni, tempo
indicato dal Ministro come attesa per agire sulle riforme carcerarie, e occorre
garantire una volontà e azione politica perenne per contrastare un fenomeno
considerato oggi strutturale in Italia, non già un intervento una tantum. Il
Paese, specie in questo momento, ha bisogno di segnali forti, impegno costante
e parole chiare e nette al fine di recuperare quella fiducia sociale
indispensabile per il funzionamento delle istituzioni democratiche che la corruzione
per definizione distrugge. Siamo certi che il Ministro Cancellieri recupererà
quanto affermato e sosterrà invece le iniziative parlamentari in atto e le
azioni civili volte al contrastare il fenomeno”.
Rimaniamo un attesa di una risposta da
parte del Ministro
Fonte: www.riparteilfuturo.it 18 Maggio2013
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