IL PARLAMENTO, I “CENTOGIORNI”
E UNA LEGGE CONTRO LA CORRUZIONE CHIESTA
DA OLTRE 250.000 CITTADINI.
CE LA
FAREMO?
Il braccialetto bianco con su scritto
“100 giorni”, quello che avete visto indosso a tanti parlamentari – più di 350
– è scaduto oggi. Cento giorni dalla formazione delle Camere era il tempo richiesto da Riparte il futuro per riformare la norma che disciplina lo scambio
elettorale politico-mafioso (416 ter).
Sono in tanti i firmatari che ci
scrivono in queste ore chiedendoci: “e adesso? Abbiamo perso?”. Come è
possibile che nonostante il coinvolgimento di oltre un terzo del Parlamento non
si sia riusciti a vincere? Persino il presidente del Consiglio aveva rassicurato
gli italiani parlando alla trasmissione “Che tempo che fa” sull’impegno preso
con Riparte il futuro.
Verrebbe da pensare che siamo alle
solite, la politica delle grandi promesse e dalla memoria corta. Ma noi siamo
ancora convinti che questo sia un caso diverso. E faremo comunque l’impossibile
perché il Parlamento non dimentichi l’impegno preso.
Soprattutto ora, che la vittoria
potrebbe essere a portata di mano. L’intergruppo parlamentare dei “braccialettibianchi” che si è costituto sotto la pressione della campagna ha fatto la sua
parte per potenziare l’efficacia dell’articolo 416 ter. La Commissione
Giustizia della Camera ha poi adottato all’unanimità un testo base di riforma e
nel corso di questa settimana la norma sarà licenziata per passare al voto
dell’Aula. Abbiamo visto con i nostri occhi che i tempi sono stati da
record: sono rarissimi i casi in cui una
proposta di legge venga presa in considerazione così rapidamente dalla
Commissione che, a sua volta, ha lavorato con ritmi serrati. Merito della
pressione di oltre 250.000 firme? Pensiamo proprio che possano aver fatto la
differenza.
Cosa manca da fare allora? Una data
certa in cui la Camera voti. Ecco perché nei giorni scorsi abbiamo lanciato una
seconda petizione alla Presidente Boldrini perché decida al più presto la data
raccogliendo oltre 60.000 firme (firma qui se non l’hai ancora fatto).
E dopo? Se entrambe le Camere
recepiranno il nostro appello, la proposta di Riparte il futuro sarà legge
entro l’estate. I cento giorni sono trascorsi, ma siamo ancora in tempo per
mostrare all’Italia e all’Europa che siamo un Paese in grado di legiferare con
tempi ragionevoli. Di una cosa siamo certi: senza così tante firme di quegli
italiani che continuano a sostenerci il Parlamento smetterebbe di ascoltarci.
Quindi firmiamo e facciamo firmare a tutti i nostri amici la petizione di
Riparte il futuro.
Fonte: www.riparteilfuturo.it 25 Giugno2013
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