I saggi ci hanno ascoltato:
necessario potenziare al più presto la normativa anticorruzione
La settimana scorsa abbiamo
consegnato una lettera a ciascuno dei 10 saggi nominati da Giorgio Napolitano.
Nella lettera si chiedeva di tenere conto degli obiettivi della campagna
Riparte il futuro contro la corruzione, già sottoscritta da oltre il 30% dei
parlamentari.
“…Ci rivolgiamo a Lei - si diceva
nella lettera – con la preghiera di essere portavoce delle nostre istanze agli
altri esperti, perché siamo convinti che la lotta alla corruzione sia una delle
priorità nell’agenda politica, economica e sociale del nostro Paese. Riparte il
futuro ha offerto alla cittadinanza e al mondo della politica uno straordinario
servizio nel corso delle ultime elezioni nazionali: 878 candidati di diverse
forze politiche si sono presentati agli elettori in modo trasparente tramite il
nostro portale; oggi la campagna è presente in Parlamento con 283 aderenti di
diverso colore politico che si sono impegnati ad avviare una riforma chiave: la
modifica dell’art. 416 ter del codice penale che disciplina lo scambio
elettorale politico-mafioso, potenziandone l’efficacia con l’aggiunta della
voce “altra utilità”.
La voce di Riparte il futuro, che
parla a nome di 170.000 italiani firmatari della petizione, è stata ascoltata:
nella relazione conclusiva del Gruppo di lavoro sulle riforme istituzionali si
sottolinea chiaramente quanto sia importante, per ragioni politiche, economiche
e sociali, modificare la normativa anticorruzione.
Si legge nella realzione:
“Il Parlamento ha approvato
recentemente una importante legge anticorruzione. Ne sono state lamentate
insufficienze, omissioni e oscurità normative.
Nella discussione del Gruppo di
lavoro è stata sottolineata la necessità di potenziare le attività di
prevenzione da parte delle
pubbliche amministrazioni e le attività di controllo amministrativo interno ed
esterno; è stata segnalata
l’esigenza di introdurre la fattispecie del reato di autoriciclaggio, di
rafforzare le
norme sulle falsità in bilancio,
di precisare la fattispecie dello scambio elettorale politico-mafioso.”
Fonte: www.riparteilfuturo.it 13/04/2013
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