Firma contro la corruzione per la modifica dell'art 416Ter

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Libera Associazioni Nomi e numeri contro le mafie. Afragola - Casoria presidio Gerardo D'Arminio

AGGIORNAMENTI IMPEGNI DELLA CAMPAGNA

giovedì 18 aprile 2013






Imprenditoria tra criminalità
 organizzata e corruzione. 
incontri a Torino con il 
prof. Rrocco Sciarrone


Le difficoltà che l’imprenditoria sta attraversando derivano anche da ragioni diverse dalla crisi economica in corso. Come una tassa occulta, la corruzione (definita “sistemica dalla Corte dei conti) e le infiltrazioni mafiose logorano le aziende e i meccansmi dell’assegnazione degli appalti, pregiudicando il profitto e la sana competitività. Riportiamo alcune considerazioni emerse nei due incontri, organizzati lo scorso marzo a Torino da UniLibera e da Alter.Polis, con il Professore di Sociologia dell’Università di Torino Rocco Sciarrone sul rapporto tra criminalità organizzata, lavoro e imprenditoria.
Nel primo incontro è intervenuta Robera Mauri, figlia di Ambrogio Mauri, imprenditore di Desio eccellente e all’avanguardia nel settore dei trasporti pubblici, suicidatosi nel 1997 perché sciacciato dalle richieste di tangenti da parte delle amministrazioni locali.
“La relazione del professor Sciarrone si è incentrata sulla figura dell’imprenditore e sui suoi rapporti, subiti o ricercati, con i soggetti mafiosi. La caratterizzazione di questi rapporti viene poco rappresentata nel dibattito pubblico e politico; è molto importante trattare di questi argomenti ed uscire dai luoghi comuni o dalle accezioni superficiali con i quali la mafia viene di solito caratterizzata (mafia come mentalità, come contagio, come fenomeno legato esclusivamente a legami di sangue e ai contesti d’origine).
Di conseguenza si parla poco, o se ne sta iniziando a parlare negli ultimi anni, della presenza mafiosa che ostacola l’imprenditoria, il lavoro, anche nelle aree che sono l’ossatura del nostro paese e costituiscono il tessuto delle imprese. Un esempio è appunto la Brianza, la terra dell’imprenditore Ambrogio Mauri, uno dei cuori produttivi del nostro paese [...] Le cosche possono trarre vantaggi dal mondo pulito dell’imprenditoria e della politica: vantaggi che possono essere reciproci. Una delle grandi novità delle mafie di nuovo insediamento, infatti, è la formazione di zone grigie di collusione e complicità: mafia, politica e imprenditoria attuano uno scambio reciprocamente vantaggioso. La metafora della mafia come virus che contagia la società è superata.”
Qui la relazione completa dei due incontri ad opera del presidio Antonino Cassarà di Libera Piemonte >>
Per far fronte allo stallo politico, ma anche – e soprattutto – economico, del nostro Paese, dobiamo considerare la corruzione come uno dei principali problemi da affrontare. Non più solo “malcostume”, abitudine radicata nel dna degli italiani, bensì fattore responsabile dell’ingresso delle mafie nel mercato lecito e dell’inquinamento dell’economia sana e produttiva. Un vero cancro che distrugge le opportunità, il lavoro e la crescita.
Intervenire subito sulla normativa anticorruzione, come richiesto dalla campagna Riparte il futuro, organizzata da Gruppo Abele e Libera, non è dunque solo una questione di etica e di legalità, come spesso si dice. Si tratta di un’istanza concreta, di stampo economico, pari ai provedimenti da prendere contro l’evasione fiscale, per la detassazione delle imprese o per il rilancio del prodotto Made in Italy.

Fonte: www.riparteilfuturo.it 18/04/2013

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