La campagna contro
la corruzione va dai saggi
I dieci saggi nominati da
Napolitano sono incaricati di trovare punti di accordo in Parlamento. Con un
terzo del Parlamento già con noi, un punto possiamo dirlo noi senza paura di
smentita: la campagna contro la corruzione Riparte il futuro.
Ieri mattina siamo quindi andati
al Quirinale e come vedete nel video abbiamo consegnato dieci lettere ai dieci
saggi per ricordare come la lotta alla corruzione sia una urgenza nell’agenda
politica e soprattutto un impegno che il Parlamento ha già preso, visto che sono
281 i parlamentari che hanno aderito alla campagna (quindi un terzo del
parlamento) rispondendo alla petizione firmata da quasi 170.000 cittadini.
Nella lettera inviata sia ai
membri della Commissione sui temi economico-sociali ed europei che ai componenti
della Commissione sui temi istituzionali si ricorda che i parlamentari aderenti
si sono impegnati per la modifica della legge nei primi 100 giorni di attività
parlamentare.
È stato impossibile incontrali di
persona perché erano in riunione a porte chiuse, ma abbiamo consegnato le
lettere in segreteria. C’è stato anche un momento di spaesamento curioso fra
corazzieri e funzionari. Nessuno della società civile prima di noi si era
infatti rivolto ai saggi e questa comissione è una cosa così inedita e così sui
generis che non si capiva quale protocollo di consegna applicare (al Quirinale
è tutto notevolmente formale e cerimonioso e ogni cosa ha una sua regola).
Ora siamo certi che le lettere
sono finite sul tavolo dei saggi, con un messaggio forte dei 169.000 italiani
che hanno firmato. Se non hai ancora firmato fallo ora.
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