"IL MALE COME CHE
UCCIDE IL BENE COMUNE"
QUESTA È LA DEFINIZIONE DO "CORRUZIONE" SECONDO
RAPHAEL ROSSI
Opponendosi
nel 2007 all’acquisto di un macchinario inutile, rifiutando una tangente e
denunciando l’accadatuto alla Procura della Repubblica, Raphael Rossi, ex
vice-presidente dell’Amiat di Torino, ha fatto a suo dire “una cosa
normalissima, come fermarsi al semaforo quando e rosso”, eppure il suo gesto ha
ispirato la nascita di un movimento: “Signori Rossi. Corretti non corrotti”.
Lo
scorso lunedì presso la “Fabbrica delle e” a Torino, alla presenza di don Luigi
Ciotti, è stato presentato il libro “C’è chi dice no” (Edizioni Chiarelettere),
curato assieme a Stefano di Polito e Alberto Robiati, che racconta questa
storia normalissima e esemplare allo stesso tempo.
Una
serata di storie ordinarie di piccola e grande corruzione, di resistenze, di
sconfitte, ma soprattutto di vittorie, di impegno, di dedizione, di
“normalità”.”Non sono un eroe”, dice Rossi. Nel corso dell’evento sono state
lette al pubblico alcune richieste di sostegno giunte allo sportello “SOS
Giustizia” attivato dai “Signori Rossi – Corretti non corrotti”, l’associazione
che ha guidato Raphael nel suo percorso fatto di processi, difficoltà,
risalite.
Mentre
don Luigi Ciotti ha chiuso la serata ribadendo che “non basta la denuncia: ci
vuole dedizione, impegno, condivisione” e ricordando l’impegno della campagna
di Libera, Gruppo Abele e Avviso Pubblico del 2010 Corrotti (che ha raccolto un
milione e 200 mila cartoline) e la campagna Riparte il futuro, che trasforma in
partecipazione attiva grazie allo strumento web questo grande movimento
anticorruzione italiano.
Il
messaggio della serata è univoco: la corruzione non conviene, perché finiamo
col perderci tutti. Messaggio che Riparte il futuro ha assunto fin dall’inizio
e che continuerà a portare avanti anche grazie al contributo dei Signori Rossi,sostenitori di prima data dell’iniziativa.
Fonte. www.riparteilfuturo.it 31Ottobre 2013
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