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sabato 9 novembre 2013

PAPA FRANCESCO: "CHI PRATICA LE TANGENTI HA PERSO LA DIGNITÀ E DÀ AI FIGLI PANE SPORCO"



PAPA FRANCESCO: "CHI PRATICA LE TANGENTI HA PERSO LA DIGNITÀ E DÀ AI FIGLI PANE SPORCO"

Papa Francesco, durante la messa di stamattina a Santa Marta, ha lanciato un lungo appello contro  la “dea tangente” prendendo spunto dalla parabola dell’amministratore disonesto. Non è la primavolta che il Papa si esprime senza mezzi termini contro la corruzione, un fenomeno dilagante che distrugge le migliori risorse di un Paese a livello morale, economico, sociale e istituzionale.


 Un morbo devastante per l’Italia in primis, considerando che siamo terzultimi in Europa per livello di corruzione percepito secondo Transparency International e pressoché sordi agli allarmi ripetutamente lanciati dalla Corte dei Conti così come dagli organi di controllo internazionali.

Chi pratica le tangenti ha perso la dignità e dà ai figli “pane sporco. [...] Si incomincia forse con una piccola bustarella, ma è come la droga, eh! Dunque l’abitudine alle tangenti diventa una dipendenza”. Prosegue il Pontefice: “Forse oggi ci farà bene a tutti noi pregare per tanti bambini e ragazzi che ricevono dai loro genitori pane sporco: anche questi sono affamati, sono affamati di dignità! Pregare perché il Signore cambi il cuore di questi devoti della dea tangente e se ne accorgano che la dignità viene dal lavoro degno, dal lavoro onesto, dal lavoro di ogni giorno e non da queste strade più facili che alla fine ti tolgono tutto”.

Parole valide per tutti, cattolici e non, e che dovrebbero risvegliare le coscienze (la lotta comincia cambiando la mentalità del Paese) e invitare la politica affinché riprenda il percorso di riforma interrotto con la legge 190 del 2012 e richiesto a gran voce dagli oltre 310.000 firmatari della petizione nazionale “Riparte il futuro” promossa da Libera e Gruppo Abele.
Le firme continuano a crescere… ma dobbiamo fare in modo che il messaggio arrivi alle orecchie di tutti (anche di Papa Francesco, visto che la pensa come noi).



Fonte: www.riparteilfuturo.it  8 Novembre 2013

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